Mogliano Veneto ha accolto, anche quest’anno, uno dei momenti più attesi da studenti e docenti: la cerimonia di premiazione del Premio di scrittura “Le città di Berto”, giunto alla sua 36ª edizione. Un traguardo che non è solo un numero, ma la misura di una tradizione che continua a crescere, a sorprendere e a rinnovarsi, rimanendo fedele allo spirito di Giuseppe Berto, lo scrittore a cui è intitolato anche il Liceo Scientifico di Vibo Valentia.
Il mondo di Giuseppe Berto
Il mondo di Giuseppe Berto
Venerdì 21 novembre 2025, alle ore 19.00, l’aula magna del Liceo “Giuseppe Berto” di Mogliano Veneto si è trasformata in un piccolo osservatorio dedicato alle parole e alle storie dei ragazzi. A presenziare, oltre ai finalisti, una giuria attenta e appassionata, i partner dell’iniziativa e le autorità locali, presenti per celebrare il percorso creativo di centinaia di giovani provenienti da Treviso, Venezia, Vibo Valentia e Catanzaro. Il concorso – storicamente dedicato alla scrittura – ha coinvolto gli studenti in diverse categorie: poesie, racconti brevi, racconti lunghi, fino ad arrivare alla novità assoluta di quest’anno, una sezione musicale che ha aperto nuovi spazi espressivi. Una scelta che non solo amplia le possibilità creative dei partecipanti, ma ribadisce l’idea che la scrittura, oggi, può abitare molte forme, molte voci, molti linguaggi.
La passione per la narrazione
Tra emozione e applausi, i finalisti sono saliti uno a uno sul palco, portando con sé non solo il risultato del proprio lavoro, ma anche il valore di un impegno che attraversa scuole e territori differenti. A unirli, la passione per la narrazione, per le immagini poetiche, per il racconto del mondo attraverso lo sguardo dei loro anni. La serata si è conclusa sotto il segno della condivisione: di parole, di creatività, di futuro. Perché il Premio “Le città di Berto”, ancora una volta, non si limita a premiare dei testi, ma a coltivare un’idea più grande: che i giovani, quando trovano spazio per esprimersi, sanno ancora stupire. E soprattutto, sanno raccontare – con sincerità e coraggio – il tempo che vivono.


