“Legalità è lavoro, sicurezza, dignità e democrazia”: oltre 200 partecipanti all’iniziativa della Cgil nel bene confiscato

A Isola Capo Rizzuto l’incontro promosso da Cgil, Spi e Fillea per sostenere i quesiti referendari. Al centro del confronto il contrasto al precariato, la sicurezza sul lavoro e il valore della legalità come fondamento dello sviluppo.

Oltre 200 persone hanno preso parte all’iniziativa “Lavoro + Sicurezza + Dignità + Cittadinanza + Democrazia = Legalità”, promossa da Spi Cgil, Fillea Cgil e Cgil Calabria in un luogo altamente simbolico: un bene confiscato alla cosca di ‘ndrangheta degli Arena, in località Cepa a Isola di Capo Rizzuto, oggi sede della Cooperativa Terre Joniche e dei Campi della Legalità di Libera.

Una scelta fortemente voluta dal sindacato per ribadire che il lavoro rappresenta la prima forma di contrasto alla criminalità e che la legalità non è un concetto astratto, ma una condizione concreta per affermare i diritti costituzionali, a partire da quelli sul lavoro e sulla salute.

Presenti all’incontro dirigenti sindacali nazionali, regionali e territoriali, esponenti dell’associazione Libera e rappresentanti della società civile. Un’occasione per riflettere e rilanciare i temi dei cinque quesiti referendari promossi dalla Cgil, su cui si voterà l’8 e 9 giugno.

“Il lavoro dignitoso è il primo baluardo contro lo sfruttamento e l’illegalità,” ha affermato la Segretaria Generale dello Spi Cgil nazionale, Tania Scacchetti. “La nostra battaglia quotidiana è per la sicurezza, la stabilità occupazionale e il rispetto della persona.”

Parole rilanciate anche da Antonio Di Franco, Segretario Generale della Fillea Cgil nazionale, che ha puntato il dito contro l’inadeguatezza dell’attuale quadro normativo: “Serve una legge sulla qualificazione delle imprese, una procura nazionale dedicata ai reati in materia di sicurezza sul lavoro e una seria lotta al lavoro nero. Oggi, un lavoratore su due lavora in nero: così non si costruisce il futuro del Paese”.

A ribadire il legame tra i referendum e il valore della legalità è stato anche Carmelo Gullì, Segretario Generale dello Spi Cgil Calabria: “Solo attraverso il rispetto della legalità si garantiscono i diritti. Invitiamo tutti i cittadini a votare SÌ: è un atto di responsabilità, non solo politica, ma anche morale.”

Simone Celebre, Segretario Generale Fillea Cgil Calabria, ha ricordato come “legalità significhi meno precarietà, meno sfruttamento, meno ricatti sul lavoro e più sicurezza per tutti”. Un richiamo forte anche al ruolo delle istituzioni e delle imprese nel garantire condizioni di lavoro giuste e trasparenti.

Il Segretario Generale della Cgil Calabria, Gianfranco Trotta, ha rivendicato l’impegno del sindacato come parte civile nel processo per lo sfruttamento di lavoratori nei supermercati del Catanzarese: “È un atto di giustizia e resistenza civile. E recarsi alle urne sarà un altro atto di resistenza contro chi vuole limitare la partecipazione democratica con inviti all’astensione”.

A coordinare i lavori è stata Claudia Carlino, Segretaria Spi Cgil Nazionale, che ha evidenziato il legame storico con Libera, rafforzato dalla partecipazione ai Campi della Legalità.

Infine, Mariano Di Palma, dell’Ufficio di Presidenza Nazionale di Libera, ha sottolineato il valore della confisca dei beni alle mafie: “Trasformare un bene sottratto alla criminalità in un’opportunità di lavoro dignitoso, come fa la Cooperativa Terre Joniche, è una concreta occasione di riscatto per tutto il territorio.”

A concludere l’incontro, i saluti del Segretario Generale Cgil Area Vasta Enzo Scalese, della referente della cooperativa Terre Joniche – Libera Terra Raffaella Conci e di Carolina Girasole, ex sindaca di Isola Capo Rizzuto.

Un appuntamento che ha unito memoria, impegno e proposta politica, confermando che legalità e lavoro sono due facce della stessa battaglia per un’Italia più giusta.

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