Parole, incontri, proclami e chi ne ha più ne metta. Certo, meglio parlarne anziché lasciare cadere tutto nel dimenticatoio. Ma con l’estate ormai iniziata nessuno vuole sentire più parole. Perché è il momento dei fatti, ovvero di mare e spiagge puliti. E, invece, niente da fare. Purtroppo siamo sempre alle solite. Perché il mare della costa tirrenica vibonese continua ad oscillare tra alti e bassi presentando quelle problematiche le cui cause non sono state esplorate in maniera definitiva
E allora si va avanti. Un giorno con il mare che cambia colore e un altro in cui la schiuma arriva puntuale in tarda mattina e galleggia fino a sera. E allora avanti così nel silenzio più assordate di chi dovrebbe agire a cominciare dai Comuni per finire alla Regione. Senza poi soffermarsi sugli accessi al mare tra erbacce, buche e spazzatura. Ma di tutto questo chi arriva sulla costa tirrenica vibonese ci ha fatto l’abitudine.
In ogni caso chi ha il dovere di vigilare prova almeno ad ascoltare e promette impegno. <Questa mattina – si legge in una nota – la professoressa Anna Rosa, presidente dell’associazione “Pinetamare Insieme”, ha incontrato il Comandante provinciale dei Carabinieri di Vibo Valentia, Colonnello Luca Toti e il capo 2° classe Np Pes Francolino Giuseppe, Comandante dell’ufficio locale marittimo della Guardia Costiera di Pizzo, per discutere la tematica della tutela del mare calabrese, con particolare riferimento al tratto di mare situato in località Colamaio di Pizzo>.
<Durante l’incontro, il colonnello Toti, ha illustrato le attività della task force congiunta tra i Carabinieri dell’Arma territoriale e Forestale con la Capitaneria di Porto. Tali attività, coordinate dal Procuratore Camillo Falvo, includono rigorosi controlli ambientali – con il costante supporto per gli immediati esiti delle numerose analisi della Stazione Zoological Anton Dohrn e dell’Arpacal – sulle strutture ricettive ubicate nella zona e lungo i 52 km della “Costa degli Dei” nella provincia di Vibo Valentia. In particolare, sono stati eseguiti monitoraggi approfonditi dei sistemi di depurazione durante le tre stagioni estive precedenti e in quella in corso. I dati raccolti indicano risultati molto confortanti rispetto al passato, anche se non va abbassata la guardia. Inoltre è stato sottolineato anche il forte impegno del prefetto, Paolo Giovanni Grieco nel trovare soluzioni al problema dell’inquinamento marino coinvolgendo, attraverso appositi tavoli tecnici in Prefettura, i sindaci del territorio, la regione Calabria e le forze dell’ordine>.
<Nonostante i riscontri favorevoli, il piano di monitoraggio ambientale – viene ancora evidenziato – proseguirà per l’intera stagione estiva. Le verifiche continueranno a concentrarsi sui sistemi di depurazione delle acque reflue e sulla qualità dei reflui industriali, nonché sulla conformità igienico-sanitaria delle nuove strutture ricettive. I controlli riguarderanno anche le aziende zootecniche per verificare il rispetto della normativa ambientale. Tali operazioni di controllo includono l’analisi chimica e microbiologica delle acque, assicurando il rispetto delle normative ambientali vigenti>.