Libri al posto delle slot, a Serra San Bruno un bar diventa simbolo di riscatto

Lo scorso 28 giugno, un incontro ha testimoniato che c’è ancora chi è disposto a rinunciare ai profitti legati a questo fenomeno in nome del bene comune
slotmob

In diverse città italiane, si sta riaffermando la volontà di contrastare il fenomeno del gioco d’azzardo, rivendicando il rispetto dell’articolo 41 della Costituzione, secondo cui “L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”. Purtroppo, nel settore del gioco d’azzardo, questi principi risultano spesso disattesi, sacrificati agli interessi economici e speculativi di settore.

Un’ulteriore violazione si evidenzia anche rispetto all’articolo 47, che impegna lo Stato a “incoraggiare e tutelare il risparmio in tutte le sue forme”. Le stime relative alla raccolta del gioco d’azzardo, che per il biennio 2024-2025 potrebbero raggiungere i 180 miliardi di euro, dimostrano come il principio costituzionale di promozione del risparmio venga, nei fatti, completamente disatteso. A ciò si aggiunge il mancato rispetto dell’articolo 32, che tutela la salute come diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività, principio messo seriamente in crisi dai gravi rischi che la pratica del gioco d’azzardo comporta.

Dietro una slot machine, ogni differenza svanisce: uomini e donne, giovani e anziani, italiani e stranieri, ricchi e poveri, persone in salute o malate, tutti possono cadere nel medesimo baratro. E il vero dramma è che, insieme al giocatore, spesso precipitano anche i suoi affetti più cari: familiari, amici, persone che lo circondano e che gli vogliono bene. A livello nazionale, si è deciso di promuovere una mobilitazione per contrastare il sistema del gioco d’azzardo e premiare le realtà imprenditoriali che scelgono consapevolmente di rifiutare facili guadagni derivanti da questo settore.

Slotmob, l’incontro a Serra

In questo contesto, il 28 giugno, alle 10.30, Celestino Lacroce e Cosimo Primerano, con un gruppo amici e numerose associazioni, impegnati in questi ambiti, si sono ritrovati a Serra San Bruno per testimoniare alla comunità calabrese — e all’Italia intera — che esiste chi è disposto a rinunciare ai profitti generati dal gioco d’azzardo, per salvaguardare valori ben più preziosi.

Domenico Scrivo ha scelto di dire un fermo “no” alla rovina delle persone, alla perdita della dignità, alla distruzione delle famiglie e al danno arrecato alla salute. Nella sua attività, lo ‘Scrivo Lounge Bar’, situato in via Giacomo Matteotti n. 46 a Serra San Bruno, ha deciso di non installare slot machines, puntando invece sulla promozione della socialità e della cultura. Nel locale, infatti, sono disponibili libri che i clienti possono leggere sul posto o portare via. Proprio per tale impegno,
lo ‘Scrivo Lounge Bar’ ha ricevuto il riconoscimento di locale Slot Mob, divenendo un presidio di utilità sociale e simbolo di una mobilitazione collettiva contro la normalizzazione dell’azzardo.

Le adesioni

All’iniziativa, aperta dal saluto istituzionale del sindaco di Serra San Bruno, hanno preso parte i rappresentanti di numerose associazioni e realtà del territorio, tra cui: GAP (Il Gioco che ci Piace, Disturbo da Gioco Patologico) di Catanzaro, Civitas di Serra Bruno, Terre Bruniane di Serra San Bruno, Gipsoteca Pisani di Serra San Bruno, Centro Calabrese di Solidarietà di Catanzaro, Soluzioni Decorative di Serra San Bruno, Civitas Serra San Bruno, Comunità Progetto Sud di Lamezia Terme, il Movimento dei Focolari ed Economia di Comunione. L’evento ha visto anche l’adesione di associazioni locali come Risposta, Polo Rurale Solidale e l’Associazione Temporanea di Scopo (ATS) con l’Azienda Agricola Rachiele Rita e la Cooperativa Sociale, entrambe di Serra San Bruno, tutte impegnate nella valorizzazione del patrimonio rurale e culturale e nella promozione di pratiche sostenibili e di educazione ambientale.

Numerose e toccanti le testimonianze di uomini che, dopo essere stati travolti dal gioco, hanno intrapreso un difficile percorso di riscatto, animati dal desiderio di riconquistare la stima degli altri e, soprattutto, il rispetto di sé stessi.
Al termine dell’intenso dibattito, Domenico Scrivo ha ricevuto una targa-premio offerta da Soluzioni Decorative, quale riconoscimento per il coraggio e l’impegno dimostrati. Va inoltre evidenziato che, in un’ottica di continuità educativa e di supporto ai giovani, sono stati attivati contatti e collaborazioni con i dirigenti scolastici del territorio, al fine di sensibilizzare i ragazzi sui rischi connessi al gioco d’azzardo e offrire loro strumenti concreti di prevenzione e consapevolezza. Tutti sono invitati a sostenere queste scelte coraggiose gustando il famoso “Certosino” presso lo ‘Scrivo Lounge Bar’.

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