Lo sport come riscatto: a Vibo parte “Sport di Tutti – Carceri” per la rieducazione dei detenuti

Attraverso discipline come calcio, karate e fitness, e attività formative certificate, i detenuti adulti avranno l’opportunità di riscoprire valori fondamentali come il rispetto, l’impegno e la collaborazione

Un’opportunità concreta per, attraverso l’attività sportiva, riscoprire i valori positivi: rispetto delle regole, collaborazione, impegno e resilienza. Su questo principio è partito ufficialmente il progetto “Sport di tutti – Carceri” presso la Casa Circondariale di Vibo Valentia con la Asd Libertas Serra San Bruno che, in collaborazione con altre associazioni sportive dilettantistiche, di promozione sociale e di volontariato della provincia di Vibo Valentia, hanno avviato il progetto nel mese di maggio per alcuni detenuti, maschi e adulti, della Casa Circondariale.

Con il progetto “Sport di Tutti – Carceri”, promosso dal Ministro per lo Sport e i Giovani, per tramite del Dipartimento per lo Sport e realizzato in collaborazione con Sport e Salute, lo sport diventa strumento per creare, all’interno degli istituti penitenziari, momenti di aggregazione, abbattere le barriere, favorire la reintegrazione sociale e mezzo di rieducazione per la popolazione detenuta sia adulta sia minorile.

L’iniziativa si inserisce nell’ambito delle attività previste dai protocolli d’intesa sottoscritti con il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e con il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità e gli obiettivi principali sono creare un’alternativa concreta in cui lo sport aiuta i soggetti fragili a riscattarsi e a migliorare la propria salute psico-fisica, creando un ponte tra carcere e società attraverso attività sportive e programmi di reintegrazione e inclusione.

Il progetto, a Vibo Valentia, prevede lo svolgimento delle discipline di calcio, karate e fitness, a cura del Prof. Bruno Nardo, ormai al suo quarto progetto all’interno della Casa Circondariale, e dal Prof. Elia Donato con il tecnico Antonio Facciolo. Prevista, anche, un’attività di formazione che permetterà ai partecipanti, di diventare personal trainer e che sarà gestita dai formatori del Centro Nazionale Sportivo Libertas Aps, oltre che, corsi di BLSD – corsi di primo soccorso con utilizzo di defibrillatori – a cura della Prociv Augustus Vibo Valentia e da attività integrative con vari professionisti (nutrizionisti, psicologi, ecc…).

“Sin da subito abbiamo dato disponibilità e collaborazione per l’ottima riuscita di questo progetto – dichiara la Dott.ssa Angela Marcello, Direttrice della Casa Circondariale – perché rappresenta un indubbio percorso educante che permette a queste persone di mettersi in gioco. La casa circondariale è aperta ad iniziative similari”. “Il progetto rappresenta una grande opportunità per il reintegro nella società civile per i detenuti – afferma Francesco De Caria, presidente della Libertas Serra San Bruno e Manager Sportivo affermato a livello nazionale – ed abbiamo voluto fortemente attivarlo insieme ad altri Enti che sono Asd San Bruno, Asd Shanti 1985, Il Centro Regionale Sportivo Libertas Calabria e la Prociv Augustus Vibo Valentia. Spesso si tende a giudicare con troppa superficialità i detenuti che hanno sbagliato nelle loro vite – prosegue Francesco De Caria – ma è importante ridare loro il senso di quello che è bene e il valore delle norme anche attraverso lo sport”.

Un ringraziamento speciale è stato espresso anche alla Dott.ssa Marcello, alla Dott.ssa Lagana ed alla Dott.ssa Carone, che, con tutto il personale della Polizia Penitenziaria, sostengono le attività del progetto.

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