L’opposizione attacca dopo le dimissioni: Occhiuto è un abusivo alla Cittadella

Dura conferenza stampa dei capigruppo dell’opposizione alla Regione Calabria, che contestano la permanenza in carica del presidente dimissionario

“Riteniamo che ci sia un abusivo alla Cittadella regionale”. Lo ha detto il capogruppo del Pd alla Regione Calabria Mimmo Bevacqua durante una conferenza stampa tenuta oggi a Palazzo Campanella.

“Le ragioni per le quali abbiamo convocato questa conferenza – ha aggiunto – nascono da un post del Presidente Occhiuto dove dichiara che lui rimane in carica fino al nuovo ingresso, in base alla all’articolo 33 comma 7 dello statuto regionale”. Per l’esponente dem “una sentenza della Corte costituzionale del 2011 dichiara in maniera netta che il presidente, nel momento in cui si dimette, decade della propria funzione. Invitiamo Occhiuto a rivedere la sua posizione. Noi scriveremo all’avvocatura dello Stato, al prefetto della città capoluogo e al ministero dell’Interno per chiedere un parere”.

“Le ragioni per le quali abbiamo convocato questa conferenza – ha aggiunto – nascono da un post del Presidente Occhiuto dove dichiara che lui rimane in carica fino al nuovo ingresso, in base alla all’articolo 33 comma 7 dello statuto regionale”. Per l’esponente dem “una sentenza della Corte costituzionale del 2011 dichiara in maniera netta che il presidente, nel momento in cui si dimette, decade della propria funzione. Invitiamo Occhiuto a rivedere la sua posizione. Noi scriveremo all’avvocatura dello Stato, al prefetto della città capoluogo e al ministero dell’Interno per chiedere un parere”.

Lo Schiavo

Per il capogruppo del misto Antonio Lo Schiavo “siamo di fronte alla violazione delle basilari regole istituzionali. Quando ci si dimette rivolgendosi direttamente al popolo, ai consumatori di social o una entità generica, saltando i filtri istituzionali, non solo non si sta rispettando le prerogative del Consiglio regionale, dei suoi stessi consiglieri che non erano assolutamente informati della vicenda, ma si trasforma davvero la Calabria in una Repubblica sudamericana dove si pensa che c’è il tribunale del popolo che può giudicare su tutto, al di là di quelli che sono i contrappesi istituzionali e delle regole. Ha già disegnato una tempistica, prescindendo da quello che pensa il Consiglio e il presidente della Corte di appello. E’ un blitz per una convenienza elettorale”.

Sul ruolo di commissario alla Sanità e alla realizzazione dei nuovi ospedali, ricoperto da Occhiuto, per Lo Schiavo “la legge regionale impone che se sei commissario di governo non puoi fare il candidato presidente”.

Tavernise

Per Davide Tavernise (M5S), “sui social Occhiuto racconta una Calabria diversa rispetto a quella che viviamo. E’ indagato per corruzione, ha il dg del dipartimento Salute indagato, l’ex socio, il dg di Ferrovie della Calabria, la social media manager indagata e il sub Commissario alla depurazione. Decide giustamente di dimettersi, e lo condivido, ma ritengo vergognosa la sua ricandidatura”. “Occhiuto gestisce la cosa pubblica come il salotto di casa sua. – ha concluso Tavernise – Dà per scontato che lui arrivi vivo politicamente al giorno della consegna delle liste. Ma io di questo non sono per niente convinto”. (Ansa)

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