L’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Vibo Valentia esprime la sua “profonda vicinanza” e “massima solidarietà” agli infermieri nonchè agli operatori socio sanitari precari dell’Asp Vibo Valentia, “che si sono ritrovati senza lavoro, proprio l’ultimo giorno dell’anno 2024”.
“Rimaniamo attoniti davanti alla notizia – scrive l’Opi in una nota – che l’Asp di Vibo Valentia sia stata l’unica in tutta la regione Calabria a non stabilizzare i ‘precari del Covid’, professionisti che si sono spesi nel periodo pandemico, mettendo a rischio la propria incolumità e che devono rappresentare per l’azienda sanitaria provinciale, una risorsa preziosa che va assolutamente preservata, introducendo tutte le forze e le energie disponibili”.
“Rimaniamo attoniti davanti alla notizia – scrive l’Opi in una nota – che l’Asp di Vibo Valentia sia stata l’unica in tutta la regione Calabria a non stabilizzare i ‘precari del Covid’, professionisti che si sono spesi nel periodo pandemico, mettendo a rischio la propria incolumità e che devono rappresentare per l’azienda sanitaria provinciale, una risorsa preziosa che va assolutamente preservata, introducendo tutte le forze e le energie disponibili”.
“Per questo – continua l’Opi – saremo vicino ai lavoratori e alle forze sindacali, nonché alle forze politiche, che in questi giorni si stanno spendendo in maniera univoca, per la risoluzione della vicenda. Facciamo un appello alla terna commissariale, ma anche al presidente Occhiuto, commissario ad acta per la sanità in Calabria, affinché, non venga disperso il bagaglio di competenze specialistiche acquisite dai colleghi in tutti i contesti sanitari, dall’emergenza, alla sanità penitenziaria, ai reparti ospedalieri,alla sanità territoriale”.
“In un periodo storico in cui, la carenza di infermieri è già diventata un’emergenza nazionale, non ci possiamo permettere di perdere risorse che si sono formate e forgiate nel periodo più buio, che il mondo contemporaneo ha affrontato”, conclude l’Opi.