L’Ordine dei Medici di Catanzaro traccia la rotta tra crisi e speranza

Ciconte: “Il diritto alla salute non può essere subordinato ai vincoli economici. Il tempo è cura, il tempo è medicina”

In un momento storico segnato da forti tensioni sociali, gravi carenze strutturali e una crescente distanza tra cittadini e istituzioni, l’assemblea annuale dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Catanzaro si è confermata un fondamentale momento di riflessione, coesione e indirizzo etico e professionale.

L’incontro, tenutosi lunedì 30 giugno presso la sala conferenze dell’Hotel Guglielmo, ha visto una partecipazione numerosa, a testimonianza del senso di appartenenza e della volontà di confronto della comunità medica locale. A guidare i lavori è stato il presidente dell’Ordine, dott. Vincenzo Antonio Ciconte, che ha aperto l’assemblea con una relazione intensa e articolata, capace di coniugare l’analisi tecnica con una visione culturale e politica della professione medica.

“La sanità pubblica non può essere una voce marginale nei bilanci dello Stato. Non possiamo accettare che il diritto alla salute venga subordinato a vincoli economici, come troppo spesso accade”, ha affermato Ciconte, facendo riferimento alla recente sentenza n. 195/2024 della Corte Costituzionale che riafferma il valore prioritario del diritto alla salute.

Nel suo intervento, il presidente ha denunciato le croniche criticità del Servizio sanitario nazionale: liste d’attesa insostenibili, carenza di personale, sottofinanziamento, crescente burocrazia e continue aggressioni al personale sanitario.

“Il medico deve essere messo in condizione di curare, non solo di eseguire. Diagnosi e responsabilità terapeutica sono atti profondamente umani e professionali. Occorre difendere l’autonomia e la centralità del ruolo del medico”.

Tra i temi affrontati, anche lo scudo penale per i medici prorogato al 2025 e la legge 171/2024, che inasprisce le pene per chi aggredisce il personale sanitario.

Una sanità che resiste

Guardando al contesto calabrese, Ciconte ha ribadito la necessità di valorizzare le eccellenze locali, evidenziando il ruolo strategico della nuova Azienda unica ospedaliero-universitaria:

“Siamo consapevoli delle criticità strutturali della nostra regione, ma siamo altrettanto convinti che sia possibile invertire la rotta. La nascita dell’Azienda unica rappresenta un’opportunità straordinaria. Chiediamo che essa valorizzi davvero le eccellenze esistenti, premiando il merito e costruendo una governance fondata sulla trasparenza e sull’equilibrio tra componente ospedaliera e universitaria”.

Il nodo della formazione e il valore del tempo

Preoccupazione è stata espressa anche per l’eccesso di accessi alle facoltà di Medicina, che rischia – secondo le stime – di produrre un esubero di 19mila medici entro il 2030.

“Serve una pianificazione seria e lungimirante, che tenga conto dei fabbisogni reali del sistema sanitario”.

Al centro della riflessione, il valore insostituibile della relazione umana tra medico e paziente:

“La tecnologia può essere un supporto straordinario, ma non sostituirà mai il rapporto umano tra medico e paziente. Il tempo è cura. Il tempo è medicina”.

Aggiornamento, memoria e accoglienza

Il presidente ha illustrato le attività formative promosse dall’Ordine: corsi di aggiornamento continuo, in particolare quelli sul “management medico avanzato”, sul federalismo sanitario e sulla comunicazione, oltre al corso base di inglese e al percorso in odontoiatria.

Momenti toccanti hanno scandito l’assemblea. Prima il minuto di silenzio in memoria dei colleghi scomparsi, poi la consegna delle medaglie ai professionisti che hanno raggiunto i 45 anni di iscrizione all’albo, tra cui lo stesso Ciconte.

“La medaglia che conferiamo rappresenta una testimonianza di riconoscenza e amicizia per coloro che hanno dedicato la propria vita professionale prendendosi cura dei pazienti più deboli e fragili, considerandoli come persone oltre che come malati”, ha dichiarato.

Ugualmente significativa la cerimonia di accoglienza dei neo iscritti, celebrata con la consegna della pergamena del Codice Deontologico e il Giuramento di Ippocrate, simboli forti del senso di responsabilità e dell’impegno etico che ogni medico è chiamato ad onorare.

I numeri e la trasparenza

A seguire, il tesoriere Rino Colace ha illustrato il conto consuntivo dell’ente, confermandone solidità e trasparenza gestionale. La relazione della presidente del Collegio dei Revisori, prof.ssa Marianna Mauro, ha espresso parere favorevole, sottolineando la correttezza e l’accuratezza amministrativa.

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