Lumera, ovvero luce. È questo il titolo e insieme il filo conduttore della mostra d’arte ospitata nella suggestiva cornice della chiesa del SS. Nome di Gesù a San Costantino Calabro, nell’entroterra vibonese. Un’esposizione che coinvolge quattro giovani artisti calabresi — gli scultori Giuseppe Famà e Antonino Denami, e i pittori Maria Neve Vallone e Vincenzo Lavìa — uniti da un’unica visione: trasmettere, attraverso le loro opere, un messaggio di bellezza, fede ed emozione.
Lumera, ovvero luce. È questo il titolo e insieme il filo conduttore della mostra d’arte ospitata nella suggestiva cornice della chiesa del SS. Nome di Gesù a San Costantino Calabro, nell’entroterra vibonese. Un’esposizione che coinvolge quattro giovani artisti calabresi — gli scultori Giuseppe Famà e Antonino Denami, e i pittori Maria Neve Vallone e Vincenzo Lavìa — uniti da un’unica visione: trasmettere, attraverso le loro opere, un messaggio di bellezza, fede ed emozione.
Curata dallo storico dell’arte Francesco Famà e fortemente voluta da Costantino Suppa, presidente della Pro Loco locale, Lumera si configura come una vera e propria esperienza sensoriale e spirituale. Le tele e le sculture esposte instaurano un dialogo tra sacro e quotidiano, tra materia e spirito, restituendo allo spettatore una dimensione sospesa, dove il visivo incontra l’interiore.
Chi entra in questo luogo sacro per ammirare le opere si ritrova avvolto da una luce diversa — quella di Lumera — che invita all’ascolto, alla contemplazione e alla riflessione. La mostra sarà visitabile fino al 29 settembre, offrendo un’occasione unica per scoprire il talento emergente dell’arte calabrese in una cornice carica di storia e significato.