Delle due l’una: o Totò è vivo e vegeto tra di noi oppure ha preso il possesso del Paradiso e continua a sollazzarsi sulla dabbenaggine di certa Italia.
Il falso Crosetto che chiede soldi a imprenditori di fama nazionale cosa ha di meno del falso ambasciatore del Catonga che raggira il signor Rossi facendogli credere che ha ereditato da uno zio milionario emigrato giovanissimo in Catonga. Li almeno il signor Rossi doveva ereditare… un Biliardo, cosa?, non un Biliardo con la stecca, un miliardo di milioni, Mille milioni.
Il falso Crosetto che chiede soldi a imprenditori di fama nazionale cosa ha di meno del falso ambasciatore del Catonga che raggira il signor Rossi facendogli credere che ha ereditato da uno zio milionario emigrato giovanissimo in Catonga. Li almeno il signor Rossi doveva ereditare… un Biliardo, cosa?, non un Biliardo con la stecca, un miliardo di milioni, Mille milioni.
Oggi invece la figura dei cretini l’hanno fatto alcuni imprenditori. Pensando di servire lo Stato e il ministro, bonificano subito un milione e il servizio lo fanno a loro. Totò truffa 62 finiva con: “Lo so, dovrei lavorare invece di cercare dei fessi da imbrogliare, ma non posso, perché nella vita ci sono più fessi che datori di lavoro”. Totò sarà contento, ci siamo adeguati, oggi, anche tra i datori di lavoro ci sono più fessi dei fessi.
Comunque tra tutti i nomi fatti non né trovi uno di Napoli e del Sud manco a pagarli un Biliardo. Sará un caso?