Sette richieste di condanna sono state avanzate dalla Procura distrettuale antimafia di Catanzaro nell’ambito del processo con rito abbreviato nato dall’operazione “Maestrale 3”, maxi inchiesta contro i clan del Vibonese specializzata nel traffico internazionale di stupefacenti. A firmare le richieste è il pubblico ministero della Dda, Irene Crea, che ha presentato le sue conclusioni davanti al giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Catanzaro.
Queste, nel dettaglio, le pene richieste:
-Francesco Barbieri, di San Calogero: 3 anni di reclusione
-Armando Galati, di Mileto: 8 anni
-Rocco Ascone, di Limbadi: 7 anni
-Salvatore Ascone, sempre di Limbadi: 15 anni
-Emanuele Mancuso, di Nicotera, collaboratore di giustizia: 2 anni e 8 mesi
-Michele Silvano Mazzeo, di Mileto: 12 anni
-Michele Galati, anche lui di Mileto: 16 anni e 8 mesi
L’indagine “Maestrale 3” ha acceso i riflettori su un presunto traffico di cocaina e marijuana su larga scala, con rotte che secondo gli inquirenti partivano dal Sud America e dall’Albania per poi arrivare in Calabria. Un sistema ben strutturato, attribuito a diverse cosche del Vibonese, che avrebbe incluso anche commercio illecito di eroina e hashish.
Il processo prosegue con rito abbreviato per questi sette imputati, ma parallelamente ci sono altri 12 soggetti coinvolti nella stessa inchiesta che stanno affrontando il dibattimento con rito ordinario davanti al Tribunale di Vibo Valentia.