Maestrale-Carthago, annullata con rinvio la misura cautelare per l’avvocato Sabatino

I giudici del riesame di Catanzaro avevano concesso all'indagato gli arresti domiciliari revocando la custodia cautelare in carcere

La sesta sezione della Corte di Cassazione all’esito dell’udienza del 4 aprile ha annullato con rinvio l’ordinanza emessa dal Tribunale del Riesame di Catanzaro in data 12 Ottobre 2023 nei confronti dell’avvocato Francesco Sabatino, disponendo un nuovo giudizio dinanzi ai giudici di merito. Il legale era stato arrestato lo scorso 7 Settembre con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa per poi passare agli arresti domiciliari all’esito del Tribunale del Riesame, dove veniva difeso dagli avvocati Sergio Rotundo, Michelangelo Miceli e Francesco Calabrese.

 I Giudici del Riesame nel disporre gli arresti domiciliari avevano in particolare ridimensionato l’impalcatura accusatoria escludendo dalla gravità indiziaria le dichiarazioni di Andrea Mantella, Raffaele Moscato e Francesco Stilo oltre ad una consistente parte della attività intercettiva.

 I Giudici del Riesame nel disporre gli arresti domiciliari avevano in particolare ridimensionato l’impalcatura accusatoria escludendo dalla gravità indiziaria le dichiarazioni di Andrea Mantella, Raffaele Moscato e Francesco Stilo oltre ad una consistente parte della attività intercettiva.

 L’ordinanza del Riesame è stata impugnata dalla difesa in Cassazione dove nel collegio difensivo sono intervenuti anche ll’avvocato Valerio Vianello Accorretti del Foro di Roma attuale presidente dell’Unione Camere Penali Francesco Petrelli i quali hanno contestato la ricostruzione investigativa esclusivamente sotto il profilo della gravità indiziaria, al fine di escludere che l’avvocato Sabatino abbia mai potuto fornire alcun contributo alle cosche.

Sulle conclusioni della difesa è intervenuta in primis la Procura Generale che, rilevando la violazione dell’art. 103 c.p.p. e dunque l’inutilizzabilità delle conversazioni intercettate tra l’avvocato Sabatino e i propri assistiti oltre alla genericità del dichiarato dei collaboratori di giustizia, ha concluso per l’annullamento con rinvio dell’ordinanza impugnata. I rilievi sono stati accolti pienamente dai Giudici della Suprema Corte che hanno annullato con rinvio l’ordinanza.

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