Manifestazione di solidarietà a Piani di Acquaro, le perplessità di alcuni organizzatori

Sono stati raccolti 1500 euro, ma qualcuno lamenta il mancato rispetto della parola data da parte del Comune

Una manifestazione di raccolta fondi organizzata lo scorso mese di agosto a Piani di Acquaro ha permesso di raggiungere la cifra di 1500 euro, donati al reparto di oncologia pediatrica dell’ospedale “Pugliese” di Catanzaro (leggi qui). Seppur nel generale entusiasmo per l’importante risultato raggiunto, apprezzato anche dagli operatori del reparto, che nei giorni scorsi hanno ricevuto l’assegno destinato all’acquisto di arredi e a favorire la ricerca, qualcuna delle organizzatrici (Mariarosa, Stella, Graziella, Lina, Graziella e Concetta), ringraziando tutti coloro che hanno contribuito a portare a termine il progetto, con impegno e risorse economiche proprie, tengono a esprimere il loro rammarico su un aspetto che ritengono essere di particolare mancanza e gravità.

Riassumendo, si tratta della mancata possibilità, seppur inizialmente garantita, a quanto sostengono, di poter installare nell’area esterna alla scuola di Piani una teca a custodia del simulacro di Maria Santissima Ausiliatrice, donato dal parroco di Dinami, don Rocco Suppa, e dallo stesso benedetta insieme al parroco della comunità, don Rosario Lamari, “a devozione e protezione – rimarcano – di tutti, soprattutto dei bambini, nel luogo dove trascorrono gran parte del loro tempo”.

Riassumendo, si tratta della mancata possibilità, seppur inizialmente garantita, a quanto sostengono, di poter installare nell’area esterna alla scuola di Piani una teca a custodia del simulacro di Maria Santissima Ausiliatrice, donato dal parroco di Dinami, don Rocco Suppa, e dallo stesso benedetta insieme al parroco della comunità, don Rosario Lamari, “a devozione e protezione – rimarcano – di tutti, soprattutto dei bambini, nel luogo dove trascorrono gran parte del loro tempo”.

La richiesta

Un proposito a cui gli organizzatori tenevano molto e per il quale, proseguono “abbiamo fatto regolare richiesta già nel mese di maggio al Comune, ottenendo rassicurazioni che, trattandosi di beneficenza, lo stesso si sarebbe impegnato nella realizzazione della teca. Di fatto, però, i rinvii aumentavano col passare del tempo. Finché non si è arrivati a una settimana dalla programmata iniziativa benefica, quando dall’ente “ci è stato chiesto di aprire un’assicurazione per poter iniziare i lavori che noi stessi avremmo dovuto svolgere”.

Risultato? “A circa un mese dall’avvenuto svolgimento della manifestazione la teca ancora non è arrivata e non ci risulta che la sua realizzazione sia stata programmata. Dagli uffici tutto tace”. E “l’effige di Maria Ausiliatrice aspetta la propria collocazione, ove essere visitata e invocata dai suoi bambini e da tutti coloro che in lei confidano”. Resta la gratificazione di aver fatto della beneficenza con cuore e animo caritatevole per la ricerca. “Menomale che non si ferma come fanno le istituzioni – concludono rammaricate le scriventi. Altrimenti poveri bambini e poveri noi”.

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