Il piano spiaggia del Comune di Vibo Valentia approda alla Regione e precisamente al Dipartimento Ambiente e Territorio per il primo vero esame degli elaborati predisposti dagli uffici. Il progetto redatto dall’architetto Cristina De Panfilis, porta le firme della dirigente Lorena Callisti e dal responsabile unico del procedimento Andrea Nocita. Il Piano spiaggia comunale (Pcs) dovrà essere sottoposto a valutazione ambientale strategica (Vas) ad opera di apposito nucleo della Regione. Un iter che dovrà essere concluso entro novata giorni, compresa la pubblicazione su Burc regionale per le dovute osservazioni ad opera dei soggetti interessati.
Il Piano comunale di spiaggia <intende perseguire – viene chiarito in apposita relazione allegata – una serie di azioni, integrate tra loro, volte alla razionalizzazione degli interventi sul Demanio marittimo e l’organizzazione generale degli spazi nel loro complesso, che hanno due obiettivi fondamentali: lo sviluppo sostenibile della fascia litoranea del territorio comunale; la promozione di una nuova immagine della fascia costiera basata sull’incentivazione delle aree demaniali marittime attraverso la tutela delle risorse naturali e la valorizzazione delle qualità ambientali e paesaggistiche della stessa area>.
Il Piano comunale di spiaggia <intende perseguire – viene chiarito in apposita relazione allegata – una serie di azioni, integrate tra loro, volte alla razionalizzazione degli interventi sul Demanio marittimo e l’organizzazione generale degli spazi nel loro complesso, che hanno due obiettivi fondamentali: lo sviluppo sostenibile della fascia litoranea del territorio comunale; la promozione di una nuova immagine della fascia costiera basata sull’incentivazione delle aree demaniali marittime attraverso la tutela delle risorse naturali e la valorizzazione delle qualità ambientali e paesaggistiche della stessa area>.
Le azioni da intraprendere con il Piano comunale di spiaggia sono in sostanza il miglioramento della qualità delle concessioni esistenti; la delimitazione delle aree che possono essere oggetto di rilascio di nuove concessioni”; l’individuazione di sinergie tra le diverse risorse ed attrattive del territorio; la determinazione in termini quantitativi e qualitativi dei servizi minimi e delle attrezzature ammesse per consentire un innalzamento della qualità dell’offerta balneare e la tutela e la conservazione della spiaggia libera.