La Regione Calabria autorizza la bonifica del fosso San Giovanni di Nicotera Marina tramite l’uso di bioattivatori e il presidente della Pro Loco, Antonio Montuoro, che s’era reso promotore dell’iniziativa, non nasconde la propria soddisfazione per la tempestiva conclusione dell’iter. L’associazione turistica, in sostanza, ha ricevuto l’autorizzazione definitiva da parte del Dipartimento Ambiente della Regione, frutto di una istruttoria endoprocedimentale congiunta tra vari Enti, e che consentirà l’avvio della bonifica del fosso San Giovanni, un collettore del Consorzio di bonifica che sfocia alla periferia di Nicotera Marina. Lo stesso, nel tempo, è salito agli onori della cronaca in quanto ritenuto fonte di sversamento di nutrienti per la fioritura algale alimentata e nutrita dalla presenza di batteri fecali, nitrati, fosfati, idrocarburi, mercurio, ecc..
Il fenomeno dell’eutrofizzazione
Il fenomeno dell’eutrofizzazione
Nel torrente San Giovanni (foto sotto) affluiscono il canale Ravello e il San Pietro che portano ulteriori nutrienti dalle coltivazioni intensive dell’entroterra contribuendo ad inquinare il fosso. Nell’area di balneazione antistante la spiaggia di Nicotera Marina si manifesta, da tempo, una cospicua proliferazione algale con presenza predominante di cellule vegetali. Un fenomeno di eutrofizzazione favorito dalle alte temperature estive, ma che si manifesta in concomitanza con fattori antropici di acque reflue, scarichi non trattati e deflusso agricolo che stanno devastando il mare antistante con colorazioni quasi giornaliere che rendono sgradevole la balneazione. Il fiume Mesima e il torrente Vena vengono già trattati da anni con il medesimo sistema di biorisanamento garantendo, nel periodo estivo, l’acqua pulita alla foce.

La tecnica di biorisanamento
La bonifica del tratto del Fosso San Giovanni permetterà di avere la zona del centro spiaggia sanificata e non più contaminata dai flussi d’inquinamento trasportati e accumulati, il tutto a beneficio del mare il quale, in assenza di nutrienti, non tenderà a favorire la fioritura algale. Il trattamento sarà effettuato tramite la tecnica della bioattivazione, anche conosciuta come biorisanamento, con prodotti biologici che accelerano tutti i processi biochimici di autodepurazione propri dei sistemi acquatici, utilizzando una tecnologia eco sostenibile e la conseguente stabilizzazione e mineralizzazione della sostanza organica nel sedimento.
Sono miscele di microrganismi selezionati, enzimi, estratti vegetali e catalizzatori minerali che, una volta somministrati nell’ecosistema, si attivano per limitare i fenomeni di eutrofizzazione, ossia una criticità dell’ossigeno disciolto che causa anche morie di pesci. La bioattivazione è una tecnica in uso da tempo, ma a ridosso dell’abitato di Nicotera Marina sarà utilizzata per la prima volta. C’è, quindi, parecchia attesa tra quanti sino ad oggi hanno manifestato scetticismo per capire se, effettivamente, la qualità delle acque del fosso san Giovanni miglioreranno e se, di conseguenza, ne trarranno beneficio le condizioni delle acque marine.

Prodotti gratuiti
Il presidente della Pro Loco, Antonio Montuoro, manifesta, naturalmente, piena gratitudine a quanti, con la loro sensibilità, hanno contribuito al rilascio dell’autorizzazione regionale in tempi veloci: procuratore della Repubblica di Vibo, Camillo Falvo; dirigente generale del Dipartimento Ambiente Regionale, Salvatore Siviglia e il dirigente Francesco Costantino; comandante della Capitaneria di Porto, Guido Avallone; direttore generale dell’Azienda Calabria Verde, Giuseppe Oliva; direttrice del Dipartimento Apacal, Domenica Ventrice; dirigente responsabile dell’Area Tecnica del Comune di Nicotera, Carmen Oppedisano. Un grazie particolare anche al titolare della ditta WetStone srl, Antonio Di Giacomo, il quale fornirà gratis, tramite la Pro Loco, i prodotti per il biorisanamento.