A San Ferdinando, il sindaco Luca Gaetano e la sua amministrazione lanciano la campagna contro il mare sporco preannunciando ‘tolleranza zero’ verso quanti saranno sorpresi ad operare contro la salute pubblica. Un primo passo è stato già fatto: grazie alla collaborazione di Regione, Arpacal e Calabria Verde, sono state individuate le cause della fioritura algale che, pur non rappresentando un pericolo per la salute, rende spiacevole la balneazione compromettendo la qualità percepita delle acque e l’esperienza di residenti e visitatori.
Scarichi abusivi
Le analisi effettuate in tempo reale dal laboratorio mobile di Arpacal hanno confermato la presenza di una fioritura algale in corso, favorita anche dalla temperatura dell’acqua, che ha raggiunto i 28 gradi. Sono stati avviati anche i primi controlli ambientali che hanno portato alla luce scarichi abusivi di un comune limitrofo i cui reflui finiscono nel fiume Mesima e, quindi, in mare. Nei prossimi giorni saranno controllati anche altri punti critici con l’impiego di sofisticate apparecchiature in grado di percepire fenomeni sospetti sino a 40 metri di profondità. Negli angoli più ‘sensibili’ del territorio sono state pure installate numerose fototrappole. E’ stata chiamata subito in causa anche la Guardia costiera di Gioia Tauro per identificare e sanzionare i responsabili di questi comportamenti gravemente dannosi per l’ambiente.

Tolleranza zero
Anche la società Iam, che gestisce il megadepuratore di Gioia Tauro, è stata sollecitata a fornire chiarimenti e a collaborare negli accertamenti in corso.“Questa è una di quelle guerre – sostiene il sindaco Luca Gaetano – che vale la pena di combattere e vincere, senza timore e senza guardare in faccia nessuno. Sono pronto a tutto – e dico a tutto – per proteggere la qualità della vita, la reputazione, l’ambiente e l’economia di San Ferdinando. Non ci fermeremo qui. I controlli – conclude – proseguiranno insieme agli interventi di protezione del nostro mare, risorsa preziosa per l’economia locale e per la gradevolezza del soggiorno. E’ tolleranza zero”. Si profilano, dunque, tempi duri per chi maltratta l’ambiente, ma, intanto, una parte dell’estate è già volata via tra mugugni e malumori.
Battaglia difficile
Quella che il sindaco Gaetano ha appena rilanciato è una campagna che dura da decenni e non sarà facile per la sua amministrazione venirne a capo se enti e istituzioni non metteranno in campo le risorse necessarie per porre fine ad alcuni scempi che sono sotto gli occhi di tutti, ma che nessuno vede. Sino a quando per spiegare il fenomeno del mare sporco ci si continuerà a ‘nascondere’ dietro la fioritura algale o dietro l’alibi del Mesima la situazione difficilmente potrà cambiare. Cambierà poco anche per San Ferdinando e Nicotera, comuni rivieraschi con belle prospettive, ma sino ad oggi fortemente penalizzati dalla ‘leggerezza’ di chi gestisce i poteri di controllo e d’intervento.