Mare sporco, un tavolo tecnico per salvare l’estate

L'iniziativa resa nota dal procuratore Camillo Falvo nel corso di un incontro organizzato dal gruppo 'Dopo le 22' e tenutosi a Nicotera


Prima l’annuncio di tavolo tecnico in Prefettura con campionamenti a tappeto sul litorale, coinvolgimento di Istituzioni, Enti e Forze dell’ordine, poi l’invito rivolto a cittadini e amministratori a rimboccarsi le maniche per cominciare a remare tutti nella stessa direzione: scatta così anche a Nicotera la tolleranza zero’ contro chi inquina. A ‘suonare la carica’ è il procuratore Camillo Falvo a conclusione dell’incontro organizzato dal gruppo ‘Dopo le 22’ coordinato da Antonio Miceli.

L’impegno della Procura

L’impegno della Procura

Forse un po’ tardiva, forse ancora da definire meglio, ma l’iniziativa piace al numeroso pubblico che ancora una volta prova a credere in un futuro diverso per un territorio ricco di risorse e privo di energie. Tutto sommato un incontro che, stante la tensione palpabile in una città con l’acqua inquinata per mare e per terra, poteva far pensare a qualche contestazione e che Falvo, invece, apparso quanto mai incisivo e determinato, affronta senza incertezze strappando applausi a ripetizione. Spazia a tutto campo sul tema inquinamento e, incalzato dalle domande non di comodo del moderatore Antonio Miceli, delinea un quadro ricco di contenuti che mette in evidenza l’impegno costante della Procura non solo per perseguire i reati contro l’ambiente, ma anche per cercare le cause dell’inquinamento “e questo – dice – non sarebbe assolutamente compito mio”.

Un parterre d’eccezione

Ad ascoltare la sua capillare disamina della situazione ci sono, in prima fila, il prefetto Aurora Colosimo; i vertici delle Forze dell’Ordine; il capitano di fregata Guido Avallone comandante della Capitaneria di Porto di Vibo Marina; il comandante della Delegazione di spiaggia, luogotenente Np Massimo Lazzari e il sindaco Pino Marasco, nonchè amministratori di Nicotera e dei comuni limitrofi. Insomma, un parterre di tutto rispetto che ascolta con attenzione il racconto che il Procuratore sviluppa senza risparmiare elogi per quanti, sino ad oggi, gli sono stati a fianco in un lavoro non facile. Si sofferma anche sul Mesima e bacchetta più volte la politica, che continua a sottovalutare la portata degli scarichi fognari che si riversano nel corso d’acqua provenendo da decine di comuni privi di impianti di depurazione. Non trascura le responsabilità di aziende, imprese, frantoi, lavaggi e, villaggi che non depurano. Poi, con toni concilianti, mette nel mirino l’agricoltura che, specialmente in caso di colture intensive (mais, cipolle, ecc.), “deve tener conto – sostiene – delle esigenze degli altri settori” e, in particolare, del turismo.

Fioritura algale

Proprio dalle concimazioni abbondanti effettuate a meno di duecento metri dalla battigia potrebbero arrivare in mare quei nutrienti che, a parere del Procuratore, alimenterebbero la fioritura algale che ‘offende’ l’azzurro del nostro mare. Falvo, tra l’altro, nega che la criminalità organizzata possa avere particolare interesse ad alimentare l’inquinamento perché i suoi albergherebbero in altri settori. Sottolinea anche la ‘mission’ portata avanti nelle scuole per educare i giovani al rispetto dell’ambiente e del prossimo maturando quella coscienza sociale indispensabile per poter giocare correttamente il loro ruolo tra la gente e nel mondo del lavoro.

Dibattito animato

Il dibattito si anima senza scadere nella polemica quando viene dato spazio al pubblico. In tanti si alternano al microfono (Antonio Montuoro, Rosario Marra, Domenico Marino, Alberto Massara, Antonino Contartese, l’assessore Antonio La Malfa e altri ancora), denunciano carenze, analizzano problemi, pongono domande. Per tutti arriva una risposta, per tutti arrivano applausi. A microfoni spenti, resta un solo dubbio: l’estate in corso sarà del tutto ‘vittima’ della fioritura algale o il tavolo tecnico voluto dal procuratore Falvo saprà inventarsi subito qualcosa in grado di recuperare l’azzurro del mare dando un po’ di ossigeno all’ansimante economia nicoterese?

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