Mario Murone: “Credevo nella vittoria al primo turno, ma il ballottaggio è una nuova occasione”

Il candidato del centrodestra al 44% punta a riconfermare il proprio elettorato e attrarre i voti della terza lista.

C’è una consapevolezza serena ma lucida nelle parole di Mario Murone, candidato sindaco del centrodestra che al primo turno ha raccolto il 44% delle preferenze. Un risultato importante, certo, ma che non ha evitato il ballottaggio. Eppure, lui non si nasconde: “Io ipotizzavo una vittoria al primo turno, devo essere sincero”, afferma senza giri di parole.

Una previsione, la sua, costruita su dati concreti. “Le liste sono molto forti – spiega – e pensavo che riuscissimo a conseguire un cuore molto più elevato. Calcolando che fisiologicamente lo scarto tra la lista e il candidato sindaco si aggira sempre intorno al 10%, pensavo che raggiungendo la lista oltre il 60% io sarei andato oltre il 50%”. Invece, le liste si sono fermate poco sopra la soglia del 50% e, di conseguenza, la vittoria piena è sfumata. “Purtroppo questo non si è verificato, ma tutto sommato il mio 44% è rimasto un buon risultato, perché questo scollamento naturalmente si è ridotto”.

Obiettivi strategici

Ora, la sfida si sposta sul terreno più insidioso del ballottaggio. E Murone guarda a due obiettivi strategici: confermare l’elettorato già acquisito e parlare ai sostenitori di Giampaolo Bevilacqua, terzo incomodo rimasto fuori dalla sfida finale. “Innanzitutto – dice – se non riuscissimo a confermare i voti che abbiamo già avuto, non ci sarebbe storia nel ballottaggio”. Ma è fiducioso, soprattutto sul fronte dei voti raccolti dalla terza lista: “È evidente che, essendo stato sempre legato al centrodestra, molti di questi voti sono stati raccolti nel bacino del centrodestra. Credo che, non essendo più ricandidato a sindaco, naturalmente questi voti dovrebbero riconfluire nel centrodestra”.

Murone sa che la chiave è mantenere la mobilitazione alta. “Dobbiamo invitare sicuramente gli elettori ad andare a votare ancora di più se è possibile, o comunque confermare i numeri che abbiamo già avuto. E sotto questo profilo ci stiamo già adoperando”.

Dubbi sulla maggioranza

Nel frattempo, sul fronte opposto, il centrosinistra solleva dubbi sul conteggio delle schede. Alcuni parlano di possibili errori nei verbali, insinuando il rischio di un ribaltamento. Ma Murone resta calmo, saldo nel proprio ragionamento: “Assolutamente no. Dallo scrutinio dei voti che si è fatto – che poi non è che si scrutini nuovamente, in realtà si controllano semplicemente i verbali di votazione – è uscita una situazione addirittura rafforzata rispetto a quella che era l’iniziale posizione. Noi avremmo ancora più voti di distanza rispetto al centrosinistra”.

Per il candidato del centrodestra, il premio di maggioranza non è in discussione. “Non credo, a meno che non succedano cose assolutamente straordinarie – ma questo non sta nell’ordine delle cose plausibili al momento – che la maggioranza possa essere in qualche modo inficiata da un riconteggio. Ormai il premio è stato assegnato e sarà assegnato in ogni caso al centrodestra”.

Arma a doppio taglio

Murone, però, conosce bene le dinamiche di una campagna elettorale e sa che, talvolta, un vantaggio troppo ampio può diventare un’arma a doppio taglio. “È una medaglia con due facce – osserva –. Da un lato, un vantaggio schiacciante come quello che si attribuisce al centrodestra potrebbe comportare l’appiattimento del desiderio di voto da parte dei consiglieri che sono stati già eletti. Dall’altro, il conseguimento del premio di maggioranza li potrebbe spingere ancora di più a votare e quindi a raggiungere per il centrodestra numeri più elevati di presenza”.

E se dovesse succedere l’improbabile? Se, cioè, il centrosinistra riuscisse a portare la propria candidata Lo Moro alla guida della città? Anche in quel caso, Murone alza lo sguardo verso lo scenario più ampio: “La maggioranza in capo al centrodestra rappresenta una condizione di non governabilità della città. Per cui anche un’eventuale elezione al sindaco della dottoressa Lo Moro sarebbe inutile, perché Lo Moro non potrebbe governare una città che ha una maggioranza schiacciante al centrodestra”.

Murone guarda avanti, con l’intenzione di trasformare quel 44% in qualcosa di più. Il ballottaggio, ora, è un nuovo inizio.

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