Medicina forestale, una barriera contro il cancro. In Sila la dimora più sicura

Secondo studi della comunità scientifica il tempo trascorso nei boschi può aumentare significativamente l'attività delle cellule naturali antitumore

La Sila  “medicina”  diventa terapia  anche per i malati oncologici! <<Sila  dal sanscrita  śīla,  significa “ “dimora, rifugio, o luogo di riposo” . Esordisce così il dott.  Rosario Amelio Esperto di Medicina Forestale annunciando un evento di grande interesse – Con i suoi alberi e le sue foreste secolari ricche di biodiversità  (riconosciute  come  aree Mab –  patrimonio dell’Umanità  – dall’Unesco dal 2014), la Sila  deve  essere fedele al suo nome e alla sua vocazione  per  la cura, il  benessere  e la salute delle persone.

Questo infatti, fra i tanti servizi ecosistemici forestali,   è  stato il suo  ruolo privilegiato  nel secolo scorso, in particolare   con le  colonie climatiche (ormai diroccate)  per la cura dei malati di Tbc, malaria e rachitismo,   e con i pittoreschi villaggi turistici e salutistici dell’altopiano, con la cultura  dell’accoglienza  calabra  e con un  modello efficiente ed ecologico di economia circolare  ereditato dagli antichi cenobi!
<Ed ecco perché oggi – aggiunge – l’uomo  e  la scienza (principalmente  per  le  drammatiche emergenze planetarie)   hanno un  bisogno insostituibile di  Natura Viva,  e di   foreste, come quelle “ primigenie”  della Sila,  per salvare il pianeta, come   mirabile medicina   dello stress, delle  patologie croniche ad esso correlate (metaboliche e degenerative). Anche per migliorare  la qualità del sonno e l’umore, le capacità cognitive  e relazionali,  per rinforzare il sistema immunitario,  le funzioni  cardiorespiratorie,   la guarigione  delle malattie e l’insorgenza dei tumori>. 

Questo infatti, fra i tanti servizi ecosistemici forestali,   è  stato il suo  ruolo privilegiato  nel secolo scorso, in particolare   con le  colonie climatiche (ormai diroccate)  per la cura dei malati di Tbc, malaria e rachitismo,   e con i pittoreschi villaggi turistici e salutistici dell’altopiano, con la cultura  dell’accoglienza  calabra  e con un  modello efficiente ed ecologico di economia circolare  ereditato dagli antichi cenobi!
<Ed ecco perché oggi – aggiunge – l’uomo  e  la scienza (principalmente  per  le  drammatiche emergenze planetarie)   hanno un  bisogno insostituibile di  Natura Viva,  e di   foreste, come quelle “ primigenie”  della Sila,  per salvare il pianeta, come   mirabile medicina   dello stress, delle  patologie croniche ad esso correlate (metaboliche e degenerative). Anche per migliorare  la qualità del sonno e l’umore, le capacità cognitive  e relazionali,  per rinforzare il sistema immunitario,  le funzioni  cardiorespiratorie,   la guarigione  delle malattie e l’insorgenza dei tumori>. 

Carmela Bueti

   Per quest’ultimo  aspetto,  è importantissimo segnalare la dimostrazione  scientifica che il tempo trascorso nei boschi  può aumentare significativamente l’attività delle cellule  killer naturali  dei tumori,  e rendere i pazienti oncologici  più attivi,  più rilassati, più sani, fiduciosi e  felici. Il prof. Qing Li, fondatore  della Medicina Forestale,  nel 2008, in una vastissima indagine su tutte le prefetture giapponesi ha evidenziato  che dove c’è una maggiore copertura forestale si registra   una minore mortalità di cancro!
Di questo tema – precisa il  dott.  Rosario Amelio –  si discuterà, con  medici esperti  del settore,  nel convegno di presentazione   della   “ONCO-FOREST THERAPY”, una   recente  articolazione della Medicina forestale, nata in Giappone nel 2004, come scienza  interdisciplinare  nell’ambito della medicina preventiva e ambientale, che  anche in Italia  si candida per il riconoscimento  come medicina  complementare, come è già avvenuto in tanti altri  Paesi  del mondo (Giappone, Corea, Cina, Scozia, Finlandia, Svizzera, Germania, Austria ecc.).

 L’evento  organizzato  da Visa Sport Accademy,    si svolgerà  domenica 19 maggio  presso l’Hotel Parco dei Pini di Villaggio Mancuso –  riservato a medici/psicologi, operatori sanitari e del benessere e, naturalmente,  ai  pazienti oncologici e familiari.
La giornata – informa ancora il dott.  Rosario Amelio – prevede  una mattinata didattica (ore 9-13) e  un pomeriggio  (ore 15-17)   in cui  i partecipanti  potranno  fare  l’esperienza multisensoriale, guidata,  del  “Bagno di Foresta”  (in giapponese “Shinrin-Yoku” ) nella  Foresta della Poverella (gestita e tutelata dai Carabinieri della Biodiversità, già certificata e abilitata  AIMeF, dal 2022, come “Forest Bathing Center” per iniziative del Parco Nazionale della  Sila). L’evento è gratuito  e a numero chiuso. Per info e prenotazioni: 3276977016″. 

 Questo Primo  Convegno di Onco-Forest Therapy, organizzato da Carmela Bueti esperta facilitatrice in Forest Terapy A.I.Me.F., riporta peraltro alla memoria “il formidabile sforzo portato avanti in tanti anni dal compianto Presidente del Parco Nazionale della Sila Dott. Antonio Garcea – come ricorda il portavoce dell’epoca giornalista Luigi Stanizzi – unitamente al Dott. Nicola Cucci per promuovere, valorizzare e fare frequentare in ogni periodo dell’anno questa montagna incantata, fra due mari, dimora delle fate, uno degli ultimi luoghi al mondo rimasti incontaminati, magici. Eppure – conclude Luigi Stanizzi –  la Sila   inspiegabilmente rimane ancora oggi semideserta”. 

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