Mentre la Calabria resta sospesa tra emergenze e promesse, Occhiuto lavora alla sua scalata interna in Forza Italia

Tra manovre romane, simboli berlusconiani e tensioni interne al partito, il governatore concentra energie e consenso su un progetto politico nazionale. Le criticità della Regione restano ai margini dell’agenda

I problemi della Calabria possono aspettare. Possono essere rinviati, delegati, compressi nell’agenda istituzionale. Altre urgenze occupano oggi la mente e il tempo del presidente della Regione Roberto Occhiuto, nonché vicepresidente nazionale di Forza Italia. Urgenze che non riguardano sanità, infrastrutture o sviluppo, ma la costruzione di una propria area politica, una corrente organizzata, visibile, riconoscibile, destinata a pesare nei futuri assetti del partito. Sono giorni di lavoro febbrile per lo staff del governatore. Ogni dettaglio viene curato per l’appuntamento ormai fissato a Palazzo Grazioli, luogo-simbolo – ricorda stamane Antonio Ricchio sulla Gazzetta del Sud – dell’epopea berlusconiana e teatro scelto non a caso. Non un semplice convegno, assicurano i promotori, ma un atto fondativo. Un messaggio politico destinato a Roma prima ancora che alla Calabria.

Palazzo e potere

Palazzo e potere

L’operazione è seguita in sintonia con Andrea Ruggieri, giornalista, ex deputato, volto  di Mediaset, tra gli ideatori di un’iniziativa che punta a dare forma a una corrente liberal interna a Forza Italia. Un progetto che, se confermato nei fatti, proietterebbe Occhiuto in una dimensione sempre più nazionale, dopo una lunga carriera tra Parlamento e guida della Regione. Progetto politico per molti, un salto nel correntismo allo stato puro da fare invidia persino alla prima repubblica. Ufficialmente nessuno conferma. Ufficiosamente, però, i segnali sono fin troppo evidenti. La scelta della location, il parterre annunciato, il lavoro degli spin doctor: tutto racconta di una fase nuova che si sta aprendo nel partito azzurro, e di una partita di potere che si gioca ben oltre i confini calabresi.

Avvisi ai fedelissimi

A certificare il clima è anche un dettaglio politico tutt’altro che secondario: l’invito, fatto filtrare dal segretario nazionale Antonio Tajani, a non farsi vedere, a disertare l’appuntamento. Un segnale chiaro di tensioni interne, di equilibri delicati, di una leadership che non gradisce fughe in avanti o prove di forza premature. Se davvero l’obiettivo è la nascita di una nuova corrente, allora il messaggio è limpido: Occhiuto vuole contare di più, incidere di più, sedersi ai tavoli che contano nel futuro di Forza Italia. Anche a costo di spostare lo sguardo altrove.

Calabria in attesa

Nel frattempo, la Calabria resta sullo sfondo. Con i suoi problemi irrisolti, le emergenze croniche, le aspettative di un territorio che attende risposte concrete. Ma questo, evidentemente, può aspettare. La politica nazionale chiama, e il governatore risponde. La regione, ancora una volta, viene dopo.

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