Meridionale Petroli, il gip convalida il sequestro del deposito di Vibo Marina

Gli inquirenti con il supporto dei tecnici stanno operando per verificare se ci siano le condizioni per concedere la facoltà d'uso dello stabilimento

Il giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Vibo Valentia ha convalidato il sequestro del deposito di carburanti di Meridionale Petroli ubicato nel cuore del Porto di Vibo Marina. I sigilli sono scattati il 4 dicembre scorso causa scarichi di acque reflue industriali nella condotta fognaria, superando i valori limiti fissati dal Testo unico ambientale per taluni parametri, tra cui azoto nitroso, ferro ed idrocarburi totali.

Inoltre sulla base di quanto contestava la Procura della Repubblica, che ha agito sulla scorta di indagini accurate eseguite dalla Capitaneria di Porto di Vibo Marina, Meridionale Petroli operava sprovvista dell’autorizzazione alle emissioni in atmosfera. Inoltre, nella fase delle indagini, sono stati riscontrati valori anomali di benzene in atmosfera, costituendo ciò un potenziale pericolo per la salute dei lavoratori del sito produttivo e, naturalmente, per quanti si trovano nella zona.

Inoltre sulla base di quanto contestava la Procura della Repubblica, che ha agito sulla scorta di indagini accurate eseguite dalla Capitaneria di Porto di Vibo Marina, Meridionale Petroli operava sprovvista dell’autorizzazione alle emissioni in atmosfera. Inoltre, nella fase delle indagini, sono stati riscontrati valori anomali di benzene in atmosfera, costituendo ciò un potenziale pericolo per la salute dei lavoratori del sito produttivo e, naturalmente, per quanti si trovano nella zona.

Infine, considerata la capienza totale dei serbatoi adibiti allo stoccaggio di prodotto petrolifero, la Capitaneria di Porto ha accertato che il medesimo stabilimento esercitava l’attività d’impresa in assenza delle preliminari verifiche di assoggettibilità dei progetti degli impianti alla valutazione di impatto ambientale. Per tale violazione è prevista un’ammenda amministrativa che oscilla tra i 35 mila euro ed i 100 mila euro.

Convalidato il sequestro ora gli inquirenti, supportati dai tecnici, sono a lavoro per verificare se ci siano o meno le condizioni di poter concedere la facoltà d’uso dello stabilimento, purché tutto avvenga nella massima sicurezza per i dipendenti e quanti si potrebbero trovare a varcare i cancelli di Meridionale Petroli; oltre naturalmente a tutte le garanzie previste dalle normative vigenti a tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini.

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