Oggi la Life Support di Emergency ha concluso due distinte operazioni di soccorso di due diverse imbarcazioni in difficoltà nelle acque internazionali della zona SAR maltese, portando in salvo complessivamente 75 persone.
Il primo intervento è stato effettuato nella tarda mattinata e ha riguardato un’imbarcazione alla deriva, segnalata da Alarm Phone, che ne specificava le coordinate. Durante l’operazione di soccorso sono state assistite tutte le 38 persone: erano senza cibo, senza acqua e in condizioni di estrema vulnerabilità. Il salvataggio si è concluso alle 12.45 con il trasferimento in sicurezza a bordo della nave di Emergency dei 38 naufraghi, tra cui 8 donne di cui 4 minori accompagnate, e 6 minori stranieri non accompagnati tutti maschi. Il secondo soccorso ha invece riguardato un’imbarcazione avvistata alle 13.40 circa, mentre navigava in direzione della Life Support.
Il primo intervento è stato effettuato nella tarda mattinata e ha riguardato un’imbarcazione alla deriva, segnalata da Alarm Phone, che ne specificava le coordinate. Durante l’operazione di soccorso sono state assistite tutte le 38 persone: erano senza cibo, senza acqua e in condizioni di estrema vulnerabilità. Il salvataggio si è concluso alle 12.45 con il trasferimento in sicurezza a bordo della nave di Emergency dei 38 naufraghi, tra cui 8 donne di cui 4 minori accompagnate, e 6 minori stranieri non accompagnati tutti maschi. Il secondo soccorso ha invece riguardato un’imbarcazione avvistata alle 13.40 circa, mentre navigava in direzione della Life Support.
In questo secondo caso sono stati soccorsi e trasferiti al sicuro sulla nave dell’Ong 37 naufraghi, di cui 6 minori stranieri non accompagnati. L’intervento è finito alle ore 14.35. Fortunatamente il mare era e continua ad essere poco mosso. “La prima delle due imbarcazioni soccorse oggi era inclinata sul fianco sinistro e aveva 38 persone a bordo, tutte senza giubbotti salvagenti – racconta Jonathan Naní la Terra, SAR Team Leader della Life Support di Emergency -. Mentre stavamo navigando abbiamo scrutato dal ponte di comando una seconda barca in pericolo, abbiamo quindi messo velocemente in acqua i Rhib e ci siamo avvicinati per intervenire e portare in salvo 37 persone che non avevano salvagenti. Ora, con 75 naufraghi a bordo tra cui donne e bambini, ci stiamo dirigendo verso Vibo Valentia: è la prima volta che ci viene assegnato questo porto dalle autorità competenti”. L’arrivo è previsto per domani, 29 novembre, alle 19 circa.
Le loro condizioni di salute sono stabili
Le persone soccorse nel primo intervento hanno riferito di essere partite circa tre giorni fa da Misurata, in Libia, anche i naufraghi del secondo soccorso sono partiti dalle coste libiche. I naufraghi provengono da Bangladesh, Egitto, Eritrea, Palestina, Pakistan, Siria, Sudan. Paesi che sono devastati da conflitti armati, instabilità politica, povertà e crisi climatica. “Le condizioni mediche generali delle persone soccorse oggi sono stabili, con qualche caso di disidratazione e sintomi dovuti al mal di mare – aggiunge Elena Mari, dottoressa a bordo della Life Support -. Tra le persone soccorse ci sono un paziente diabetico, una donna incinta e una persona talassemica. Nelle prossime ore continueremo a monitorare tutti i pazienti durante la navigazione verso Vibo Valentia, porto assegnato dalle autorità”. La Life Support, con un equipaggio composto da marittimi, medici, infermieri, mediatori e soccorritori, sta compiendo la sua ventisettesima missione nel Mediterraneo centrale, operando in questa regione dal dicembre 2022. Durante questo periodo, la nave ha soccorso un totale di 2.417 persone. (agensir)
(foto Emergency)