Si è concluso a Mileto, domenica 5 ottobre 2025, il percorso culturale dedicato alla riscoperta delle radici bizantine e normanne della Calabria, promosso dall’avvocata Eliana Carbone, nota opinionista e studiosa del patrimonio storico mediterraneo. Dopo le tappe di Seminara, Gallicianò, San Paolo dei Greci, Stilo, Gerace, Staiti e Pellaro, Carbone ha fatto tappa nella città che fu capitale del dominio normanno in Calabria: Mileto, sede della corte di Ruggero I d’Altavilla e luogo di nascita del figlio Ruggero II, primo re di Sicilia.
L’incontro ha visto la partecipazione del sindaco Salvatore Fortunato Giordano, della dott.ssa Maria Maddalena Sica, direttrice del Museo Statale di Mileto (afferenza Direzione Regionale Musei Calabria – MIC), dell’arch. Paolo Mighetto, direttore del Parco Archeologico di Mileto, e del dott. Francesco Saverio Galante, in rappresentanza dell’Accademia Milesia.
L’incontro ha visto la partecipazione del sindaco Salvatore Fortunato Giordano, della dott.ssa Maria Maddalena Sica, direttrice del Museo Statale di Mileto (afferenza Direzione Regionale Musei Calabria – MIC), dell’arch. Paolo Mighetto, direttore del Parco Archeologico di Mileto, e del dott. Francesco Saverio Galante, in rappresentanza dell’Accademia Milesia.
Lo splendore artistico
“Qui ogni pietra racconta di potere e visione, di una città che fu culla di strategie politiche e splendore artistico”, ha esordito Eliana Carbone, sottolineando l’unicità storica di Mileto, cuore del regno normanno che seppe unificare culture, lingue e religioni diverse. La dott.ssa Sica, illustrando il patrimonio del Museo Statale, ha ricordato come esso ospiti sezioni archeologiche che vanno dall’epoca tardo-antica a quella bizantina e normanna, oltre a una raccolta d’arte sacra e apparati liturgici. «Un elemento distintivo dell’epoca normanna sono i capitelli a stampella, affiancati da un prezioso capitello bizantino risalente al Castrum che precedette l’insediamento normanno», ha spiegato.
Il sindaco Giordano ha annunciato l’imminente organizzazione di una conferenza internazionale in collaborazione con Normandia e Sicilia, che approfondirà la figura di Guglielmo il Conquistatore. “Valorizzare il Parco Archeologico di Mileto – ha affermato – significa restituire alla nostra città un ruolo centrale nello scenario culturale europeo”.
Nuovi progetti
Nel suo intervento, l’arch. Paolo Mighetto ha illustrato le azioni in corso per migliorare la fruizione del Parco, dotato di QR Code informativi e destinatario di nuovi progetti di ricerca per rendere l’area più accessibile e comprensibile. “La nostra attività è portata avanti in collaborazione con la Soprintendenza e l’amministrazione comunale – ha detto – ed è essenziale per restituire visibilità a questo straordinario sito”. Il dott. Galante, infine, ha ricordato il prossimo convegno internazionale di storia medievale promosso dall’Accademia Milesia, quest’anno dedicato a Giuseppe Occhiato, massimo storico del Medioevo calabrese, con la partecipazione di studiosi da numerose università italiane.
Memoria storica
In chiusura, Eliana Carbone ha sottolineato come il valore di Mileto non risieda solo nel passato glorioso, ma anche nel presente fatto di cura, conservazione e divulgazione della memoria storica. “Se è vero che Ruggero I qui stabilì la sua corte e qui morì nel 1101, è ancora più importante il lavoro svolto oggi dagli enti e dalle istituzioni per proteggere e far conoscere le nostre radici normanne”.