Morte di Martina Piserà, i lavori della commissione d’inchiesta dell’Asp slittano di una settimana (video)

La giovane donna di 32 anni è deceduta il 4 maggio scorso all’ospedale di Vibo Valentia, pochi minuti dopo il feto che portava in grembo. Il commissario Asp Piscitelli: se ci sono responsabilità, è giusto che vengano accertate

“A noi interessa la verità”. Non usa giri di parole Vincenzo Piscitelli, commissario dell’Asp di Vibo Valentia, il quale è intervenuto sulla tragica morte di Martina Piserà, la giovane donna di 32 anni spirata all’ospedale “Jazzolino” di Vibo la notte di domenica 4 maggio, pochi minuti dopo la morte del bambino che portava in grembo da sette mesi.

Un caso che ha scosso profondamente la comunità vibonese e non solo. Una vita spezzata in un luogo che dovrebbe garantire assistenza, cure, sicurezza. Le circostanze del decesso restano ancora tutte da chiarire. Ed è proprio per questo che l’Asp ha deciso di istituire una commissione interna per accertare eventuali criticità nella catena di intervento medico e organizzativo.

Piscitelli ha riferito di aver incontrato oggi il presidente della commissione, il professor Giuseppe Di Mizio, medico legale dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, che ha segnalato la necessità di una proroga dei tempi: “Forse hanno bisogno di una settimana in più – ha spiegato il commissario – perché c’è stato qualche impedimento che non gli consentirà di concludere i lavori entro il 30 maggio, come avevamo previsto”.

Non un rinvio fine a sé stesso, tiene a precisare Piscitelli, ma una richiesta dettata dall’esigenza di analizzare con la dovuta profondità ogni aspetto di una vicenda che ha anche rilevanza penale. “La nostra è un’indagine interna – ha detto – ma sarà messa a disposizione anche della Procura che ha già aperto un fascicolo. Se ci sono state responsabilità, è giusto che vengano accertate”.

La commissione d’indagine

A comporre la commissione, oltre al professor Di Mizio, ci sono figure di alto profilo professionale, espressione di diverse competenze all’interno del sistema sanitario calabrese. Ne fanno parte: Salvatore Braghò, direttore sanitario aziendale facente funzioni dell’Asp di Vibo; Sebastiano Macheda, direttore del Dipartimento Emergenza-Urgenza del G.O.M. “Bianchi Melacrino Morelli” di Reggio Calabria; Marika Biamonte, risk manager dell’AOU “Renato Dulbecco” di Catanzaro e Sabrina Caglioti, dirigente dell’UOC Ufficio Legale dell’Asp di Vibo.

Una squadra chiamata a fare chiarezza in tempi rapidi, ma senza scorciatoie. Ogni passaggio sarà messo nero su bianco: dalla ricostruzione delle condizioni cliniche di Martina al comportamento del personale sanitario nelle ore cruciali, passando per le tempistiche degli interventi, l’efficienza della struttura e la tracciabilità dei protocolli adottati.

E mentre la commissione lavora e la magistratura indaga, il commissario Piscitelli ribadisce il suo impegno: “Se ci sono state responsabilità, è giusto che vengano accertate. Noi vogliamo solo sapere cosa è successo. E perché”.

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