Nasce a Vibo la Rete del lavoro agricolo di qualità: firmato il protocollo in Prefettura

Il prefetto Colosimo: strumento concreto per un’agricoltura più giusta e sostenibile

Nella mattinata odierna, alla Prefettura di Vibo Valentia, è stato sottoscritto il Protocollo istitutivo della Sezione Territoriale provinciale di Vibo Valentia della Rete del lavoro agricolo di qualità (RLAQ), strumento di primaria importanza per la promozione della legalità e della trasparenza nel settore agricolo e per la prevenzione dello sfruttamento lavorativo, diretto ad assicurare ai lavoratori dignità e sicurezza sui luoghi di lavoro.

Al tavolo hanno preso parte i rappresentanti di enti ed istituzioni del territorio, a riprova che l’importanza del tema è largamente avvertita. In particolare in data odierna hanno sottoscritto il documento, oltre alla Prefettura: la Regione Calabria – Dipartimento Agricoltura, Risorse Agroalimentari – Forestazione, Inps Vibo Valentia, Inail Vibo Valentia, Itl Vibo Valentia, le sezioni provinciali delle associazioni di categoria Cia – Agricoltori Italiani, Confagricoltura, Coldiretti, la segreterie provinciali delle Organizzazioni sindacali Fai – Cisl Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia, Flai – Cgil e Uila.

Cos’è

La Rete del lavoro agricolo di qualità è stata istituita presso l’Inps dall’art. 6 del D.L. 91/2014, allo scopo di selezionare imprese agricole ed altri soggetti indicati dalla normativa (tra gli altri: sportelli unici per l’immigrazione, istituzioni locali, centri per l’impiego, enti bilaterali costituiti dalle organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori in agricoltura) che si caratterizzino per la corretta osservanza delle norme in materia di lavoro, legislazione sociale, imposte sui redditi e sul valore aggiunto. Essa si propone infatti come una forma di certificazione etica e di qualità dei propri aderenti, con particolare riguardo alla garanzia dell’esclusione del ricorso al lavoro nero.

L’adesione alla rete comporta meccanismi premiali per le imprese, prevedendo che le stesse non siano prioritariamente oggetto dei controlli operati dagli organi di vigilanza del Ministero del lavoro e dell’INPS. Le imprese interessate, per accedere a tale circuito virtuoso, devono dunque presentare apposita istanza online, fermo restando il possesso dei requisiti di legge.

Sinergia tra istituzioni

A margine dell’evento, il prefetto, Anna Aurora Colosimo, ha fatto rilevare l’importanza della Rete del lavoro agricolo di qualità quale strumento funzionale a sviluppare una sinergia tra istituzioni, rappresentanze datoriali e dei lavoratori e ha accolto con favore le proposte pervenute dalle parti in sede di riunione, relative, tra le altre, alla previsione di meccanismi premiali per gli operatori virtuosi ed all’ideazione di un logo distintivo dei prodotti realizzati dalle imprese aderenti alla rete.

Anche il direttore provinciale Inps Vibo Valentia, Maurizio Arlacchi, nel corso dell’incontro, evidenziando preliminarmente che già 59 imprese del vibonese hanno aderito alla Rete del lavoro agricolo di qualità, ha fatto rilevare che la sezione territoriale si propone come contenitore da alimentare con le proposte delle parti firmatarie, quali quelle già avanzate in data odierna. Ha altresì osservato che la cristallizzazione della Rete del lavoro agricolo di qualità in una norma di legge è da interpretarsi nel senso di una forte volontà del legislatore di dare impulso ad un simile strumento, nell’ambito del quale ogni parte è chiamata a rivestire il proprio ruolo.

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