Paura e apprensione tra i residenti di via Galluppi, a Lamezia Terme, dove si è verificato un nuovo crollo che ha interessato tutta l’ala sinistra del fabbricato già crollato lo scorso 2 settembre. Sotto le macerie, mobili, indumenti, documenti e tutti gli effetti personali della famiglia che vi abitavano. Nei giorni scorsi, il sindaco Mario Murone aveva emesso un’ordinanza per intimare ai proprietari di provvedere alla sicurezza dell’area che ha suscitato non poche polemiche.
Le direttive del Comune
Le direttive del Comune
Il Comune aveva ordinato ai sette proprietari degli immobili coinvolti “di adottare, con effetto immediato, tutte le misure necessarie – incluse verifiche tecniche, opere provvisionali e interventi di ristrutturazione – al fine di eliminare ogni pericolo per l’incolumità pubblica e privata e di tutelare i beni e di provvedere, entro 30 giorni, alla completa messa in sicurezza degli stabili, a proprie spese e sotto la guida di tecnici abilitati”.
Le famiglie evacuate
Era stato inoltre disposto lo sgombero immediato dei residenti e il divieto di accesso agli immobili per i proprietari non residenti. Le 18 persone che vivevano nel palazzo sono ancora alloggiate in alcune strutture alberghiere in attesa di una sistemazione. Dopo il primo crollo la procura di Lamezia ha aperto un’inchiesta con alcuni indagati tra i quali il direttore dei lavori che si stavano effettuando nella zona e altri soggetti. Intanto anche oggi, sul posto la polizia locale e vigili del fuoco e l’assoluto divieto di transitare dalla zona. (fonte Ansa)