Un mosaico di potere occulto, cocaina e corruzione che intreccia le strade della Calabria interna con i palazzi delle istituzioni. È questo lo scenario inquietante che emerge dall’inchiesta “Artemis” (divinità indomabile) appena conclusa dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, che ipotizza l’esistenza di un’articolata attività di narcotraffico riconducibile alla presunta cosca Cracolici, operante tra Cortale, Maida, Jacurso e Maierato.
Il regno dei Cracolici
Il regno dei Cracolici
Secondo gli inquirenti, il sodalizio avrebbe trasformato le aree del Vibonese e del Catanzarese in un crocevia di cocaina e affari sporchi. Un’associazione di stampo mafioso, con ramificazioni nello spaccio, nelle estorsioni e nella concorrenza illecita, capace – sempre secondo l’accusa – di sporcare anche pezzi delle istituzioni.
Il capo indiscusso
Al vertice del clan, Domenico Cracolici: nome pesante, ritenuto il promotore e capo indiscusso della struttura criminale. Gli investigatori avrebbero ricostruito ruoli e gerarchie interne, dalle “manovalanze” dello spaccio agli uomini incaricati di esercitare il controllo economico sul territorio, fino ai canali d’influenza dentro uffici e istituzioni.
Il candidato indagato
La sorpresa più amara arriva proprio dai nomi eccellenti che compaiono nell’elenco degli indagati. La Dda contesta a Vincenzo Fulvio Attisani – avvocato, classe 1960, residente a Girifalco e candidato con l’Udc alle prossime elezioni regionali – l reato di falsa testimonianza aggravata dall’agevolazione alla mafia. Secondo l’accusa, il professionista avrebbe “istruito” alcuni testimoni sulla versione da rendere in aula per alleggerire le posizioni del clan.
Carabinieri infedeli
Non solo. Due carabinieri finiscono sotto la lente degli inquirenti: il luogotenente in particolare è sospettato di aver sfruttato il proprio ruolo istituzionale per muovere leve lavorative e ottenere assunzioni a favore di persone ritenute vicine al gruppo criminale. Condotte che, se confermate, squarcerebbero ulteriormente il confine tra Stato e antistato.
Un romanzo nero
L’indagine “Artemis” disegna dunque uno spaccato da romanzo nero: boss che controllano traffici e riciclaggio, professionisti che orientano testimonianze, uomini delle forze dell’ordine che — secondo l’accusa — tradiscono il giuramento di fedeltà alle istituzioni. Un sistema che, almeno nell’impianto accusatorio, avrebbe consolidato il potere della cosca Cracolici.
Le forze criminali
Ora la parola passa alla magistratura e alla difesa degli indagati. Ma, qualunque sarà l’esito, l’inchiesta getta una luce cruda e inquietante su un territorio che continua a essere terreno di conquista per intrecci tra criminalità organizzata e mondi che dovrebbero combatterla. In ogni caso c’è da precisare che le accuse, come sempre in questa fase delle indagini, sono ipotesi di reato formulate dalla Procura: la responsabilità penale sarà accertata o meno nel corso del giudizio.
Tutti gli indagati
Giampiero Abbruzzese
Mirella Abbruzzese
Gianluca Adone
Vincenzo Fulvio Attisani
Francesco Berlingeri
Leonardo Berlingeri
Walter Berlingeri
Domenico Bertuca
Mariagrazia Bertuca
Bruno Bertucci
Futura Bonaccorsi
Domenico Bonali
Simone Bonali
Davide Buccafurno
Marco Caligiuri
Bruno Cappellano
Francesca Cappellano
Danilo Cappello
Pasquale Cappello
Eduardo Caputo
Mario Carchidi
Simone Caruso
Jonnj Castano’
Francesco Catalano
Domenico Cerra
Antonio Cimino
Francesco Cimino
Salvatore Cimino
Daniel Costa
Alfredo Cracolici
Domenico Cracolici
Giuseppe Cracolici
Giuseppe Cracolici
Loredana Cracolici
Mario Cracolici
Matteo Cracolici
Renato Cracolici
Michelangelo Cunsolo
Luigi Cutri’
Rocco David
Giovambattista De Sarro
Pietro Di Fazio
Filadelfio Fedele
Emmanuel Fiorino
Vincenzo Fundoni
Antonio Giampa’
Giovanna Giampa’
Antonio Guadagnuolo
Alessandro Guerrieri
Salvatore Iannelli
Tommaso Manfreda
Salvatore Mascaro
Moreno Mastantuono
Antonio Mauro
Renato Mazza
Alessandro Mazzei
Francesco Messina
Andrea Molea
Gianluca Nicolosi
Antonio Pagliuso
Francesco Paolillo
Antonio Piccolo
Giovanni Pujia
Emmanuel Pulice
Marcello Pulice
Vincenzo Pulice
Bruno Regio
Alessandro Ruga
Antonino Saffioti
Giuseppe Saffioti
Carlo Schipani
Giuseppe Schipani
Antonio Scicchitano
Serenella Secchi
Danilo Serratore
Massimo Stella
Antonio Talarico
Antonio Torcasio
Francesco Torcasio
Fabio Vescio
Salvatore Zungri