La recente approvazione di 31 progetti di videosorveglianza urbana in numerosi comuni della provincia di Catanzaro, con un’attenzione mirata all’area di Scordovillo a Lamezia Terme, viene accolta con favore da Base Popolare, che parla di “una risposta concreta e attesa alle esigenze di sicurezza dei cittadini e delle imprese”.
Tra gli interventi previsti, spicca l’installazione di 46 nuove telecamere in 19 punti sensibili della città lametina, uno strumento considerato fondamentale per rafforzare la prevenzione e il controllo del territorio, con particolare attenzione a parchi pubblici e zone a rischio. Un’iniziativa che, secondo il movimento civico, può contribuire a rilanciare la percezione di sicurezza e a restituire fiducia nei confronti delle istituzioni.
Tra gli interventi previsti, spicca l’installazione di 46 nuove telecamere in 19 punti sensibili della città lametina, uno strumento considerato fondamentale per rafforzare la prevenzione e il controllo del territorio, con particolare attenzione a parchi pubblici e zone a rischio. Un’iniziativa che, secondo il movimento civico, può contribuire a rilanciare la percezione di sicurezza e a restituire fiducia nei confronti delle istituzioni.
Base Popolare esprime inoltre “entusiasmo e soddisfazione” per il progetto di bonifica e riqualificazione del campo rom di Scordovillo, da anni al centro dell’allarme per degrado e marginalità sociale. “Non è solo un intervento di legalità, ma un atto di responsabilità verso l’intera comunità – si legge nella nota – che finalmente apre un percorso di integrazione reale e di recupero urbano, in un’area strategica a ridosso del polo sanitario ‘Giovanni Paolo II’”.
Per Base Popolare, queste decisioni rappresentano “la dimostrazione che, quando le istituzioni collaborano, i risultati arrivano”. È il segnale che lo Stato è presente e che la politica può farsi carico concretamente delle legittime richieste dei territori.
Il movimento si dice pronto a sostenere e vigilare affinché i progetti vengano realizzati nei tempi previsti, con l’auspicio che questa sia solo la prima tappa di un percorso più ampio. “Decoro, legalità e sicurezza – concludono – devono tornare ad essere la normalità per le nostre comunità, non l’eccezione”.