Ponte sullo Stretto, la sindaca di Villa: con i fondi rinviati al 2033 l’iter si ferma

Giusy Caminiti commenta lo spostamento di 780 milioni di euro deciso dal governo con un emendamento alla manovra, smentendo le ipotesi di apertura dei cantieri entro il 2026 o la fine della legislatura
ponte sullo stretto

“È chiaro che l’iter si ferma e che sono infondati gli annunci dell’apertura dei cantieri nel 2026 o comunque entro fine legislatura nel 2027 fatti dal ministro Salvini. Con il rinvio al 2033 è chiaro che non c’è né l’una né l’altra”. Così la sindaca di Villa San Giovanni (Reggio Calabria) Giusy Caminiti commenta con l’ANSA la decisione del governo di inserire nella manovra un emendamento che sposta 780 milioni di stanziamenti per l’opera nel 2033. “Ci si è resi conto che le obiezioni all’iter procedurale per il ponte sullo Stretto sono più che fondate. Come noi dicevamo dal 19 dicembre dello scorso anno quando abbiamo presentato il ricorso al Tar della Lazio”. Per la sindaca lo spostamento del finanziamento “è anche un segno di responsabilità del governo che si prende il tempo necessario”. (Ansa)

“È chiaro che l’iter si ferma e che sono infondati gli annunci dell’apertura dei cantieri nel 2026 o comunque entro fine legislatura nel 2027 fatti dal ministro Salvini. Con il rinvio al 2033 è chiaro che non c’è né l’una né l’altra”. Così la sindaca di Villa San Giovanni (Reggio Calabria) Giusy Caminiti commenta con l’ANSA la decisione del governo di inserire nella manovra un emendamento che sposta 780 milioni di stanziamenti per l’opera nel 2033. “Ci si è resi conto che le obiezioni all’iter procedurale per il ponte sullo Stretto sono più che fondate. Come noi dicevamo dal 19 dicembre dello scorso anno quando abbiamo presentato il ricorso al Tar della Lazio”. Per la sindaca lo spostamento del finanziamento “è anche un segno di responsabilità del governo che si prende il tempo necessario”. (Ansa)

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