S’è tenuto oggi pomeriggio l’incontro convocato dal prefetto Giovanni Paolo Grieco per discutere, alla presenza del commissario ad acta regionale Roberto Occhiuto e dei sindacati, il caso dei 72 dipendenti anti Covid che, dopo aver messo in gioco la propria vita nel periodo più brutto della pandemia, stanno rischiando di essere mandati a casa per scadenza del contratto.
Le parti si sono confrontate a viso aperto e, alla fine, si è arrivati a una conclusione valutata positivamente da tutti i presenti. In sintesi, sarà predisposto un piano che salvaguardi la posizione dei 24 precari trimestrali il cui contratto scade entro il prossimo 15 novembre, sganciandoli dalla gabbia degli esuberi. Occhiuto, per tutti loro, ha autorizzato la proroga del contratto per altri tre mesi. Sempre per non far collassare i servizi, sarà predisposto un piano anche per i precari Covid, che, per superare l’ostacolo creato dagli esuberi esistenti, saranno collocati negli organici dei settori non soggetti ai limiti imposti dalla normativa sul contenimento delle spese. Un incontro, tutto sommato positivo, e che consente a tutto il personale interessati di tirare un grosso sospiro di sollievo.
Le parti si sono confrontate a viso aperto e, alla fine, si è arrivati a una conclusione valutata positivamente da tutti i presenti. In sintesi, sarà predisposto un piano che salvaguardi la posizione dei 24 precari trimestrali il cui contratto scade entro il prossimo 15 novembre, sganciandoli dalla gabbia degli esuberi. Occhiuto, per tutti loro, ha autorizzato la proroga del contratto per altri tre mesi. Sempre per non far collassare i servizi, sarà predisposto un piano anche per i precari Covid, che, per superare l’ostacolo creato dagli esuberi esistenti, saranno collocati negli organici dei settori non soggetti ai limiti imposti dalla normativa sul contenimento delle spese. Un incontro, tutto sommato positivo, e che consente a tutto il personale interessati di tirare un grosso sospiro di sollievo.
Da sottolineare che, mentre ai piani alti dell’Ufficio territoriale del governo si cercava la giusta soluzione per il personale a rischio licenziamento, davanti al portone d’ingresso della stessa struttura una sessantina di familiari dei degenti del “Medical Center – Don Mottola” di Drapia, con in testa il cardiologo Soccorso Capomolla, manifestava ad alta voce per reclamare il rispetto del diritto alla salute per le persone che da due anni sono costrette a mettere mani alle tasche per pagarsi cure che spetterebbero loro gratis. Grazie alla solidarietà della Questura, che ha autorizzato la manifestazione, e all’intervento della stessa polizia per prospettare al Prefetto la situazione esistente sulla strada sottostante, a conclusione della riunione con i sindacati, il commissario ad acta regionale per la Sanità ha ricevuto anche il dottor Soccorso Capomolla.
Il cardiologo vibonese ha così avuto la possibilità di snocciolare dati, situazioni e carenze sanitarie, che potrebbero essere eliminati in presenza di atteggiamenti più attenti da parte degli uffici competenti. Le sue ragioni sono state ascoltate con interesse da Occhiuto che ha garantito al responsabile del “Medical Center” di Drapia il giusto impegno per valutare nei dettagli tutta la delicata situazione. Un incontro interlocutorio che, comunque, lascia aperte le porte alla speranza.