Le elezioni regionali sono ormai alle spalle, ma a Vibo Valentia le onde d’urto arrivano adesso. Se nella città capoluogo il centrosinistra è riuscito a tenere botta pur perdendo due consiglieri regionali, in Calabria la batosta è stata pesante. E ora, dopo la sconfitta, il fronte politico che sostiene il sindaco Enzo Romeo comincia a mostrare le prime crepe.
Prime schermaglie
Prime schermaglie
La riunione di maggioranza tenutasi ieri sera ha avuto toni più nervosi del solito. Sullo sfondo, le ferite aperte lasciate dal voto: due figure di peso come Raffaele Mammoliti (Pd) e Antonio Lo Schiavo (Avs) sono rimaste fuori dal Consiglio regionale e non certo solo per responsabilità politiche dei diretti interessati. Per entrambi la delusione è forte, ma non si ferma alla sfera personale. C’è chi racconta di un risentimento politico profondo, soprattutto da parte di Lo Schiavo, che si sente tradito da alcuni esponenti dell’esecutivo Romeo. Malumori che già serpeggiano tra i consiglieri vicini ai due leader, alcuni dei quali hanno dato voce al proprio disagio proprio durante la riunione di maggioranza. Alcuni assessori, da quanto trapelato, sarebbero stati messi sott’accusa in maniera non tanto velata.
Macchina amministrativa ingolfata
Il sindaco, dal canto suo, è consapevole che la macchina amministrativa non gira come dovrebbe. Le difficoltà non sono solo politiche: pesano anche i piccoli compromessi elettorali che hanno di fatto portato alla conferma in blocco di tutto l’apparato burocratico. L’amministrazione fino ad oggi è andata avanti ma non ha mai spiccato il volo: difficoltà oggettive, mancanza di esperienza e, per certi aspetti, poca competenza. Venuta meno la forte spinta emozionale del primo momento, l’esecutivo comincia a mostrare i suoi limiti.
Il sacrificio di un assessore
Sembra impossibile, almeno per ora, azzerare tutto e mettere mano a una giunta nuova di altissimo profilo che rispetti nel contempo gli equilibri politici. Romeo ritiene che il primo passo per ricucire debba essere un segnale di apertura verso il gruppo che fa riferimento a Ernesto Alecci, riconfermato consigliere regionale e unico rappresentante del Pd nell’area centrale della Calabria. Un gruppo destinato a crescere anche grazie al carisma del suo referente. In questo caso potrebbe bastare il sacrificio dell’assessora al Bilancio, Pina Puntillo, per spegnere le prime fiammate del fuoco amico.
Clima pesante dentro il Pd
Resta però un clima pesante, soprattutto dentro il Pd vibonese, dove si consuma in silenzio la tensione tra l’assessore Stefano Soriano e il capogruppo Francesco Colelli, oggi forte dell’appoggio della Federazione provinciale guidata da Teresa Esposito, madre dello stesso Colelli. Le scelte differenti alle Regionali hanno di fatto alzato muri più che costruire ponti per la città e la sua amministrazione. Romeo tenta di tenere insieme i pezzi, ma sa che i mal di pancia crescono e che la tregua politica potrebbe essere solo apparente. All’esterno, intanto, qualcuno osserva e aspetta. Perché nella politica cittadina, dove tutto si muove tra amicizie, rancori, convenienze e trasversalismi la partita non è mai davvero chiusa.
La tempesta è dietro l’angolo
Per ora il sindaco resiste e si sente piuttosto tranquillo forte del consenso personale e di una città che, nonostante tutto, continua a dargli credito. Ma la domanda che comincia a circolare tra gli stessi alleati è una sola: quanto durerà la calma prima della prossima tempesta?
