C’è un’Italia che si rimbocca le maniche, che lavora silenziosamente per tenere vivi i territori, per non far scomparire le tradizioni, ma anzi per trasformarle in occasioni di crescita. È l’Italia delle Pro Loco, realtà spesso sottovalutate, ma oggi raccontate nei numeri e delle storie del Rapporto Censis/Pro Loco d’Italia 2025, che fotografa una realtà vitale. Un’Italia dove oltre il 75% della popolazione vive in comuni che ospitano almeno una Pro Loco, e dove queste realtà associative rappresentano una linfa, soprattutto per i piccoli centri: presenti nel 57,3% dei comuni sotto i 2.000 abitanti e nel 69,8% di quelli tra i 2.000 e i 10.000. E ancora: il 90% degli italiani riconosce alle Pro Loco un ruolo centrale nella promozione del territorio, e sei italiani su dieci hanno partecipato almeno una volta a un loro evento.
Numeri che raccontano, ma che da soli non bastano. Perché dietro ogni statistica ci sono volti, nomi, storie. Come quella della Pro Loco di Vibo Valentia, guidata da Michele Catania, che in occasione della pubblicazione del report ha voluto sottolineare il valore del lavoro svolto in questi anni.
“Siamo molto orgogliosi dei dati che rappresentano in modo straordinario la grande vitalità delle nostre Pro Loco – afferma Catania – e il grande ruolo che occupano nel tessuto sociale, sia in ambito turistico sia culturale, promuovendo la destagionalizzazione e muovendo l’economia locale con un’intensa attività svolta durante tutti i periodi dell’anno”.
A Vibo, l’impegno è stato costante, fin dalla costituzione della Pro Loco nel 2022. Un traguardo giovane, ma già ricco di iniziative: eventi, promozione turistica, servizi per la comunità, e soprattutto l’attivazione di un punto informativo (IAT) che ha rappresentato un riferimento essenziale per cittadini e visitatori.
“Il nostro obiettivo principale – continua Catania – è costruire un’identità turistica autentica, che valorizzi il territorio di Vibo Valentia e lo colleghi ai nuovi trend del turismo lento e dei borghi. Ringraziamo i volontari, la Regione Calabria, l’amministrazione comunale, le associazioni e tutti gli enti che ci hanno sempre supportato. È grazie a loro se possiamo continuare a credere in questo percorso”, conclude Catania, non senza rivolgere un augurio semplice e sincero di “buona Pasqua a tutti”.