La Proloco di Filadelfia è ufficialmente realtà. Dopo la sua costituzione, avvenuta qualche
mese fa, l’Associazione, guidata dal presidente Gabriele Runca, muove i primi passi ed incontra il
territorio, dando il via alla sua mission più importante, quella di unire la collettività, di costruire ponti, “per il bene di Filadelfia”.
Sono state proprio queste le parole più rilevanti pronunciate dal presidente nella sua relazione
iniziale, espresse davanti ad una platea di oltre 60 concittadini, tra cui i rappresentanti delle
Associazioni che operano sul territorio nei diversi settori, da quello sportivo a quello culturale, da quello economico a quello della salute.
Runca, dopo una cronistoria sulle vicissitudini legate alle diverse Proloco succedutosi
nel tempo, che gli ha consentito di porre l’attenzione sulle iniziative più importanti realizzate, e in particolar modo su quelle divenute storiche per Filadelfia, come ad esempio numerosi “Festival della canzone” e i popolari “Giochi rionali”, è passato alla presentazione della nuova Proloco, descrivendone la struttura, innovativa e allargata, e illustrandone scopi e programmazione.
Nello specifico, l’organizzazione prevede, da Statuto, un Consiglio direttivo composto da 9
membri, 2 in più rispetto agli standards previsti dall’Unpli e la costituzione di quattro Commissioni: Turismo; Patrimonio culturale, storico-monumentale, artistico ed ambientale; Iniziative varie e Progettazione bandi, valorizzazione beni immateriali, emigrazione, volontariato ed aggregazione sociale”, con lo scopo di puntare alla massima partecipazione da parte degli associati, avvalorando il concetto di pluralità di intenti a cui la Pro Loco mira. È stato successivamente presentato il logo istituzionale, incentrato sulla simbologia della pigna, quale frutto di una pianta coriacea e sempreverde, e completato da una stretta di mani a forma di cuore a simboleggiare patto di alleanza e di collaborazione tra l’associazione Proloco e il territorio.
Infine, dopo la presentazione dei canali social ufficiali, anch’essi incentrati nell’ottica di offrire
un servizio anche per le associazioni di tutto il territorio, il Presidente ha lanciato l’idea di “Filadelfia in festa- i luoghi del sociale”, un grande evento da realizzare insieme a tutte le realtà associative del territorio, con l’intento di restituire una visione pulita della città, attraverso la valorizzare tutti colori i quali si spendono per il bene comune, anche al fine di recuperare il forte senso di comunità che appartiene alla cittadinanza.
In ultimo, gli interventi dei presidenti e rappresentanti di alcune delle associazioni presenti
che hanno voluto porgere i saluti ai convenuti nonché gli auguri alla Proloco di buon e proficuo lavoro l’associazione “Piero Gobetti” e “Istituzione Comunale Castelmonardo”, rappresentate dal presidente Giuseppe Serraino, l’associazione “Filadelfia Nostra”, rappresentata dalla presidente Rosetta Chiaravalloti, l’associazione “Augustus”, rappresentata da Galati Caterina, l’associazione “Angra”, rappresentata dalla Presidente Manuela Costa, Associazione “Don Milani”, rappresentata dal presidente Antonio Rondinelli, l’Associazione “Giovanni Gemelli”, rappresentata dal presidente nonché componente del direttivo Proloco Bruno Caruso, ”Società Operaia di Mutuo Soccorso”, rappresentata da Pasquale Carchedi, “Avis” di Filadelfia, rappresentata da Pasquale Majolo, Confesercenti Regionale Ambulanti Calabria, rappresentata dal Presidente Enzo Buccinnà. Tra i presenti, oltre ai rappresentanti di numerose altre associazioni e istituzioni del territorio, anche l’assessore del Comune di Filadelfia e delegato per le relazioni con la Proloco, Masino Diaco, cui sono andati i ringraziamenti del presidente per la vicinanza e il dialogo costruttivo avuto in tutti i mesi che
hanno preceduto la serata.
A conclusione degli interventi, l’augurio e la benedizione di Don Gregorio Grande, parroco della
parrocchia di San Teodoro martire che, soffermandosi ancora sul significato dell’evocativa espressione latina pro loco, ha sottolineato l’importanza dell’adoperarsi proprio “a favore del luogo”, incoraggiando l’unione di uomini e idee.