Sono stati definiti gli “angeli del Covid” per il loro instancabile lavoro durante la pandemia. Trenta tra infermieri professionali e operatori socio-sanitari (oss), che nel 2021 hanno rischiato la propria salute e quella delle loro famiglie prestando servizio presso l’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia, oggi si trovano senza lavoro.
Assunti con contratti a tempo determinato per far fronte all’emergenza sanitaria, questi lavoratori hanno ricevuto una proroga fino al 31 dicembre 2024. Tuttavia, il nuovo anno ha portato un’amara sorpresa: tramite un messaggio sul telefonino, solo 13 di loro hanno saputo di poter continuare a lavorare. Per gli altri, la comunicazione è stata chiara: il contratto non verrà rinnovato.
Assunti con contratti a tempo determinato per far fronte all’emergenza sanitaria, questi lavoratori hanno ricevuto una proroga fino al 31 dicembre 2024. Tuttavia, il nuovo anno ha portato un’amara sorpresa: tramite un messaggio sul telefonino, solo 13 di loro hanno saputo di poter continuare a lavorare. Per gli altri, la comunicazione è stata chiara: il contratto non verrà rinnovato.
“Non lasciateci soli”
Un inizio d’anno segnato dall’incertezza e dalla delusione per chi ha messo la propria professionalità al servizio dei pazienti in un momento di crisi. Oggi, questi operatori chiedono risposte e, soprattutto, giustizia. “Abbiamo affrontato il periodo più difficile dell’emergenza sanitaria. Ora ci sentiamo abbandonati,” raccontano alcuni di loro.
Durante la protesta, più volte hanno ribadito il loro appello: “Non lasciateci soli. Non si può dimenticare così chi ha lavorato in prima linea”.