Cresce la tensione tra gli operai della Muraca Srl a Mileto, in provincia di Vibo Valentia. Dopo settimane di proteste e trattative inconcludenti, i lavoratori hanno deciso di proclamare uno sciopero per l’8 aprile 2025, denunciando ritardi nei pagamenti e condizioni di lavoro sempre più difficili.
La protesta, organizzata dai sindacati di categoria, è il risultato di un malcontento che si trascina da tempo. “Non possiamo più aspettare – dichiarano i rappresentanti dei lavoratori – abbiamo famiglie da mantenere e bollette da pagare, ma i nostri stipendi arrivano in ritardo o, in alcuni casi, non arrivano affatto.”
La protesta, organizzata dai sindacati di categoria, è il risultato di un malcontento che si trascina da tempo. “Non possiamo più aspettare – dichiarano i rappresentanti dei lavoratori – abbiamo famiglie da mantenere e bollette da pagare, ma i nostri stipendi arrivano in ritardo o, in alcuni casi, non arrivano affatto.”
Al centro della rivendicazione anche la sicurezza sul lavoro, una questione che preoccupa gli operai. “I macchinari sono obsoleti, mancano dispositivi di protezione adeguati e il rischio di incidenti è altissimo – spiega un operaio che preferisce rimanere anonimo – È inaccettabile continuare a lavorare in queste condizioni.”
I sindacati hanno già richiesto un incontro urgente con la direzione del cantiere e le istituzioni locali, ma la risposta finora è stata un silenzio assordante. “Abbiamo bussato a tutte le porte, ma nessuno sembra volerci ascoltare. Lo sciopero è l’unica arma che ci resta” ribadiscono i portavoce della protesta.
L’8 aprile sarà una giornata decisiva: gli operai scenderanno in piazza per chiedere rispetto e diritti. La speranza è che la mobilitazione porti a una svolta concreta, evitando un’escalation del conflitto. “Non vogliamo creare disagi, vogliamo solo ciò che ci spetta” conclude un lavoratore.
Resta da vedere se le istituzioni e l’azienda raccoglieranno l’appello o se lo sciopero segnerà solo l’inizio di una battaglia ancora più dura.