Richiesta ufficiale di convocazione del Consiglio provinciale a Vibo da parte dei consiglieri Antonino Schinella, Nicola La Sorba, Vincenzo Lentini e Carmine Mangiardi. In una comunicazione indirizzata al presidente della Provincia e, per conoscenza, al prefetto, i firmatari sollecitano una seduta straordinaria con all’ordine del giorno l’approvazione del Bilancio di previsione 2025–2027.
“Chiediamo che venga convocata, entro i termini regolamentari, una seduta del Consiglio avente all’ordine del giorno l’esame e l’approvazione del bilancio”, scrivono i consiglieri, facendo riferimento all’articolo 39, comma 2, del Testo Unico degli Enti Locali (D.Lgs. 267/2000), che impone al presidente del Consiglio provinciale la convocazione dell’assemblea entro 20 giorni su richiesta di almeno un quinto dei componenti.
“Chiediamo che venga convocata, entro i termini regolamentari, una seduta del Consiglio avente all’ordine del giorno l’esame e l’approvazione del bilancio”, scrivono i consiglieri, facendo riferimento all’articolo 39, comma 2, del Testo Unico degli Enti Locali (D.Lgs. 267/2000), che impone al presidente del Consiglio provinciale la convocazione dell’assemblea entro 20 giorni su richiesta di almeno un quinto dei componenti.
La richiesta si basa anche sul Regolamento del Consiglio provinciale, approvato con delibera n. 23 del 22 novembre 2019, che recepisce integralmente le disposizioni del decreto legislativo. In particolare, a motivare l’urgenza c’è la necessità di sbloccare il percorso di stabilizzazione dei 35 tirocinanti (Tis) della Provincia. A supporto della richiesta, i consiglieri citano una recente nota del Ministero dell’Interno (prot. n. 0023980 del 6 agosto 2025), secondo cui: “L’assunzione dei TIS può avvenire anche al di fuori della dotazione organica, in sovrannumero, senza la necessità di modificarla, e in deroga al piano dei fabbisogni e ai vincoli assunzionali, previa acquisizione del parere del collegio dei revisori dei conti e solo dopo l’approvazione dei documenti contabili”.
“Non approvare il bilancio – viene sottolineato nel documento -configurerebbe una violazione dell’articolo 9, comma 1-quinquies, del decreto legge 24 giugno 2016, n. 113”, con il rischio di bloccare un processo atteso da anni da decine di famiglie. “È necessario dare impulso all’adozione degli atti propedeutici e fondamentali alla stabilizzazione dei Tis”, concludono i firmatari.