Il Movimento 5 Stelle interviene a gamba tesa nella crisi politica che sta investendo la Provincia di Vibo Valentia, e punta il dito contro Forza Italia, accusandola di aver abbandonato il presidente Corrado L’Andolina, espressione dello stesso centrodestra, nel tentativo di “mascherare il proprio fallimento politico”.
“Strano destino quello dei presidenti della Provincia di Vibo Valentia – affermano in una nota congiunta la coordinatrice provinciale del M5S, Luisa Santoro, e il coordinatore cittadino, Michele Furci –. Come già accaduto in passato, anche Corrado L’Andolina subisce lo stesso trattamento da parte di Forza Italia. Il massimo responsabile dell’Ente è stato prima sedotto e poi abbandonato dal partito di provenienza”.
“Strano destino quello dei presidenti della Provincia di Vibo Valentia – affermano in una nota congiunta la coordinatrice provinciale del M5S, Luisa Santoro, e il coordinatore cittadino, Michele Furci –. Come già accaduto in passato, anche Corrado L’Andolina subisce lo stesso trattamento da parte di Forza Italia. Il massimo responsabile dell’Ente è stato prima sedotto e poi abbandonato dal partito di provenienza”.
I reali motivi
I rappresentanti del Movimento 5 Stelle sollevano dubbi sulle reali motivazioni del repentino cambio di rotta da parte del partito azzurro. “Non ci è dato sapere il perché di questo trattamento e le cose sono due: o come presidente L’Andolina ha fallito – e allora gli esponenti forzisti, prima di scaricarlo, dovrebbero quantomeno scusarsi con i cittadini per averlo voluto – oppure, semplicemente, L’Andolina non ha piegato la testa a degli ordini interni e lo hanno scaricato infischiandosene delle ricadute sulla collettività. Delle due, l’una”.
In entrambi i casi, secondo il M5S, il risultato è lo stesso: “Forza Italia e il centrodestra ne escono a pezzi – sostengono Santoro e Furci – e farebbero bene a scusarsi con i vibonesi per la cattiva gestione dell’Ente”. L’affondo politico non si ferma: “Forza Italia è il partito padronale per eccellenza, ha sempre risposto all’uomo solo al comando, non già agli interessi della collettività”.
Il merito
Al presidente uscente Corrado L’Andolina, però, i pentastellati riconoscono un merito: “A lui va riconosciuta una non comune onestà intellettuale, come dimostrato nel caso della denuncia sullo scippo dei fondi da parte del Governo Meloni (di cui fa parte Forza Italia), destinati alle province”.
Nella nota viene ricordato come “tra la Legge di Bilancio e il Decreto Milleproroghe era stato disposto un definanziamento sulla manutenzione straordinaria delle strade provinciali per il quadriennio 2025-2028, pari a 3 milioni e 238 mila euro per la Provincia di Vibo e a 1,7 miliardi di euro a livello nazionale”.
“Proposito – aggiungono – andato poi in fumo grazie alle barricate sollevate in Parlamento dal Movimento 5 Stelle. Quel dirottamento di fondi avrebbe comportato l’immediato blocco dei cantieri già programmati, interventi ineludibili, urgenti e attesi da tempo. Gli stessi lavori per cui oggi, fingono di stracciarsi le vesti, gli esponenti forzisti”.
Infine, un richiamo al ruolo avuto dal M5S nel ripristinare l’operatività dell’ente provinciale: “Se la Provincia di Vibo, dopo anni di inattività, ha potuto riacquistare agibilità amministrativa, ciò si deve esclusivamente al nostro deputato Riccardo Tucci – concludono Santoro e Furci – autore del provvedimento che nel 2020 ha consentito all’Ente di approvare finalmente il bilancio, come non avveniva dal 2013. Un vuoto che impediva alla Provincia di essere destinataria di ingenti finanziamenti statali, con gravi ripercussioni per i servizi al cittadino”.