Tempi duri per la Provincia di Vibo Valentia. Non c’è pace né per i tirocinanti, costretti da oggi a rimanere a casa dopo anni di lavoro precario — spesso definito “in nero” — senza permessi, contributi, ferie o malattia, né per il presidente Corrado L’Andolina, ormai politicamente isolato e sfiduciato anche dal suo stesso partito, Forza Italia, oltre che da numerosi sindaci del centrodestra.
È iniziata da poco, nella sala consiliare dell’Ente, l’assemblea dei sindaci convocata per esprimere il parere sullo schema di bilancio di previsione. Un incontro anticipato da un breve confronto tra L’Andolina e una delegazione di tirocinanti.
È iniziata da poco, nella sala consiliare dell’Ente, l’assemblea dei sindaci convocata per esprimere il parere sullo schema di bilancio di previsione. Un incontro anticipato da un breve confronto tra L’Andolina e una delegazione di tirocinanti.
Sul tavolo, una delle questioni più urgenti: la stabilizzazione dei lavoratori TIS. La Regione Calabria ha stanziato 54 mila euro per ciascun tirocinante fino al 2029, una cifra pensata per sostenere le assunzioni. Tuttavia, la Provincia non sarà in grado di stabilizzarli tutti, a causa delle difficoltà finanziarie e dei limiti strutturali dell’ente.
Nel primo pomeriggio, è previsto anche il Consiglio provinciale per l’approvazione del bilancio di previsione finanziario 2025–2027. Nonostante le tensioni, il presidente L’Andolina ha dichiarato: «Il bilancio è positivo», ribadendo la volontà di procedere con responsabilità amministrativa. Ma la crisi politica e sociale intorno alla sua figura resta aperta.