Provinciale 19, promesse e silenzi: a Fitili di Parghelia la strada resta chiusa. L’opposizione attacca

Ciò che preoccupa, a giudizio del gruppo consiliare di opposizione Guardare al Futuro, è il silenzio dell’amministrazione comunale, che dopo anni "non avrebbe ancora fornito risposte concrete"
fitili parghelia

C’è una strada che collega il cuore della costa vibonese con l’entroterra, una lingua d’asfalto che da anni resta mutilata, tagliata fuori dal traffico e, a quanto pare, anche dall’agenda politica: è la strada provinciale 19, chiusa all’altezza della frazione Fitili di Parghelia. Una ferita ancora aperta nel tessuto viario del territorio che continua a generare disagi. Ma ciò che più brucia — a giudizio del gruppo consiliare di opposizione Guardare al Futuro — è il silenzio. Quello dell’amministrazione comunale di Parghelia, che dopo anni non avrebbe ancora fornito risposte concrete su come intenda affrontare il problema.

“L’immobilismo su questa vicenda è diventato intollerabile”, denuncia il gruppo in un comunicato. «Abbiamo presentato un’interpellanza più di due mesi fa – ricordano – per chiedere aggiornamenti sullo stato progettuale richiesto dalla Provincia, necessario per inserire l’intervento sulla piattaforma RENDIS della Regione Calabria e poter così accedere al finanziamento. Ma tutto tace”.

Un documento, quello protocollato, che sembra essere rimasto nel limbo dell’inerzia amministrativa. “L’adempimento richiesto doveva essere completato già nel 2021”, incalzano i consiglieri di opposizione. “E invece siamo ancora qui, con la SP19 sbarrata e con i cittadini costretti a percorsi alternativi, tra disagi e ritardi. E intanto – attaccano – si moltiplicano le passerelle e le fotografie di rito”.

Parole che trovano eco anche nell’intervento, di pochi giorni fa, del sindaco di Zaccanopoli, che ha parlato apertamente dell’inutilità degli incontri istituzionali sulla vicenda. Un segnale che, secondo Guardare al Futuro, conferma quanto da tempo si sospettava: “Il Comune di Parghelia ha davvero fatto tutto il possibile per sbloccare la situazione? Noi crediamo di no”.

Passerelle e silenzi, ma la strada provinciale 19 resta chiusa

Al centro del dibattito politico, dunque, non c’è solo la strada. C’è anche — e soprattutto — un modo di intendere l’amministrazione pubblica che l’opposizione giudica “autoreferenziale, chiusa al confronto, sorda alle istanze della comunità”. Secondo i consiglieri di Guardare al Futuro, il sindaco Landro preferirebbe i monologhi agli incontri formali, mentre la Giunta — in particolare gli assessori — sarebbe “assente sul piano comunicativo e operativo”.

E non è tutto. Nel mirino del gruppo consiliare finisce anche un episodio che ha suscitato sconcerto: “Proprio in questi giorni – si legge nel comunicato – uno degli assessori ha deriso pubblicamente un’opera realizzata dagli studenti dell’I.I.S. Galluppi di Tropea, dedicata alla memoria delle vittime della mafia”. Un gesto che i consiglieri giudicano «inaccettabile e irrispettoso”. E chiedono ufficialmente le scuse: “Chi riveste cariche istituzionali e sminuisce simili iniziative si pone fuori da ogni logica democratica. Onorare la memoria significa esporsi, prendere posizione, non restare in silenzio”.

Fitili dimenticata

Il quadro che Guardare al Futuro delinea è impietoso. Dalle abitazioni pericolanti con tetti sfondati e lastre di eternit esposte alla vista, fino alle buche che punteggiano le strade di Parghelia, “segnalate – sottolineano – con cartelli provvisori abbandonati da giorni”. Un simbolo plastico, a loro dire, della condizione in cui versa il territorio.

“Il degrado è sotto gli occhi di tutti – incalzano – ma l’Amministrazione fa finta di non vedere. E quando solleviamo le questioni nei modi e nelle sedi opportune, nessuno risponde”. Così, oltre alla SP19, nell’interpellanza del gruppo consiliare finiscono anche il campo sportivo “finanziato ma fermo da due anni”, l’ampliamento del parcheggio “La Grazia”, il Piano Strutturale Comunale, e l’intera fascia costiera, che secondo i consiglieri versa in uno “stato di abbandono e incuria”.

Bandiera Blu

In conclusione, i consiglieri d’opposizione pongono anche una questione spinosa, finora lasciata fuori dal dibattito per “rispetto del processo di assegnazione”. Ma ora che il riconoscimento è stato attribuito, si dicono pronti a sollevare il dubbio: com’è stato possibile ottenere la Bandiera Blu in queste condizioni? “I cittadini e i turisti vedono con i propri occhi lo stato delle spiagge, delle strade, dei servizi. È legittimo chiedersi se e cosa sia stato verificato prima di assegnare il titolo”, osservano. “Negare i problemi non è una strategia, è parte del problema”, affermano.

Guardare al Futuro: andremo fino in fondo

Infine, il gruppo consiliare annuncia la volontà di proseguire il proprio lavoro di controllo e denuncia, anche coinvolgendo enti superiori: “Di fronte all’opacità dell’Ente sull’accesso agli atti, ci vediamo costretti a muoverci su altri canali. Ogni componente della Maggioranza sarà considerato politicamente responsabile delle omissioni. Basta alzare spalle o restare in silenzio. Noi continueremo a lavorare con serietà e coerenza, perché amministrare significa servire i cittadini, non servirsene”, concludono.

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