Botta e risposta al veleno in vista della prossima tornata elettorale in Calabria. A scagliarsi contro Pasquale Tridico, ex presidente dell’Inps e oggi in campo con il centrosinistra, è stato Francesco Cannizzaro, deputato e coordinatore regionale di Forza Italia.
“E niente… o i numeri dicono ciò che pensano loro, oppure sono farlocchi. Ha sempre funzionato così e continua a funzionare così”, attacca Cannizzaro, puntando il dito contro il modo in cui, a suo dire, la sinistra leggerebbe sondaggi e dati politici. “Per la sinistra, Pd o Movimento 5 Stelle poco cambia, la verità è sempre e comunque solo quella dettata dalle loro testate e dai loro amici. Se un sondaggio dice qualcosa che non gradiscono è propaganda”.
“E niente… o i numeri dicono ciò che pensano loro, oppure sono farlocchi. Ha sempre funzionato così e continua a funzionare così”, attacca Cannizzaro, puntando il dito contro il modo in cui, a suo dire, la sinistra leggerebbe sondaggi e dati politici. “Per la sinistra, Pd o Movimento 5 Stelle poco cambia, la verità è sempre e comunque solo quella dettata dalle loro testate e dai loro amici. Se un sondaggio dice qualcosa che non gradiscono è propaganda”.
Cannizzaro non risparmia ironia nei confronti del professore universitario crotonese: “Pasquale Tridico, piuttosto nervoso per essere un professore universitario, chieda un Maalox a Beppe Grillo e stia sereno”.
Il parlamentare azzurro inquadra la sfida politica come una scelta chiara per i calabresi: “Tra poche settimane saranno i calabresi a decidere se tornare indietro – affidandosi alla sua armata brancaleone, da Renzi a Rifondazione comunista – o andare avanti, confermando la fiducia al presidente Roberto Occhiuto e al centrodestra unito”.
Non manca una stoccata sul tema infrastrutture e trasporti. “L’ex presidente dell’Inps, che già ha annunciato la sua intenzione di voler cacciare dalla Calabria Ryanair, facendo tornare Reggio e il nostro sistema aeroportuale nel Medioevo, potrebbe chiarire una volta per tutte le sue intenzioni sul futuro in Parlamento Ue: la molla o no la poltrona dorata da 16mila euro al mese di Bruxelles?”.