Promuovere il trasferimento e l’applicazione delle conoscenze dal sistema accademico alle imprese per rispondere in concreto ai bisogni di innovazione necessari al sistema produttivo calabrese per competere sui mercati. E’ l’obiettivo dell’avviso pubblico “Ricerca & Sviluppo” messo a bando dalla Regione con una dotazione finanziaria di 20 milioni di euro.
L’iniziativa è stata presentata a Catanzaro dal presidente Roberto Occhiuto, dalla vice presidente Giusi Princi e dal presidente regionale di Unindustria Aldo Ferrara presenti, tra gli altri, i rettori delle Università di Catanzaro Giovanni Cuda e dell’Unical Nicola Leone, in qualità di presidente della Conferenza regionale dei rettori, Mariateresa Russo, della Mediterranea in rappresentanza del rettore Giuseppe Zimbalatti e la direttrice dell’Usr Antonella Iunti.
All’avviso – è stato spiegato nel corso di una conferenza stampa – potranno partecipare micro, piccole e medie imprese o grandi imprese a condizione che collaborino con Università e Centri di ricerca. Le realtà aziendali più grandi potranno partecipare in collaborazione con le pmi. Il valore massimo dei progetti finanziabili è di un milione di euro per i raggruppamenti di pmi e Università e Centri di Ricerca e di 4.250.000 euro per i raggruppamenti con grandi imprese, piccole e medie e Università e Centri di Ricerca.
L’iniziativa è stata presentata a Catanzaro dal presidente Roberto Occhiuto, dalla vice presidente Giusi Princi e dal presidente regionale di Unindustria Aldo Ferrara presenti, tra gli altri, i rettori delle Università di Catanzaro Giovanni Cuda e dell’Unical Nicola Leone, in qualità di presidente della Conferenza regionale dei rettori, Mariateresa Russo, della Mediterranea in rappresentanza del rettore Giuseppe Zimbalatti e la direttrice dell’Usr Antonella Iunti.
All’avviso – è stato spiegato nel corso di una conferenza stampa – potranno partecipare micro, piccole e medie imprese o grandi imprese a condizione che collaborino con Università e Centri di ricerca. Le realtà aziendali più grandi potranno partecipare in collaborazione con le pmi. Il valore massimo dei progetti finanziabili è di un milione di euro per i raggruppamenti di pmi e Università e Centri di Ricerca e di 4.250.000 euro per i raggruppamenti con grandi imprese, piccole e medie e Università e Centri di Ricerca.
I progetti dovrano essere compatibili con le aree di innovazione relative a agricoltura e agroalimentare; ambiente economia circolare e biodiversità; edilizia ecosostenibile, edilizia e clima; turismo e cultura, Ict tecnologie digitali e terziario innovativo; smart facturing; logistica e mobilità sostenibile; scienza della vita e Blue economy. L’idea di puntare su questo avviso trae origine anche dall’evidenza che nel periodo 2016-2021 i ricavi delle imprese che si sono avvalse di contributi per ricerca e sviluppo sono cresciuti (+57%) più di quelli delle imprese che non l’hanno fatto (+35%).
<E’ un modo questo – ha detto Occhiuto – per rendere le imprese calabresi più forti e capaci di rafforzarsi delle competenze che l’università genera. Il nostro sistema universitario – ha aggiunto – è di grandissima eccellenza in alcune facoltà, un sistema che produce soluzioni per problemi che possono essere utili per le aziende e la misura che presentiamo destina risorse importanti alle imprese calabresi e per poter dare agli atenei la possibilità di applicare la ricerca>.
Per la vicepresidente Princi <l’avviso rappresenta un’opportunità per modernizzare le nostre imprese attraverso uno stanziamento consistente. Sappiamo quanto sia importante la ricerca nella quotidianità delle imprese perché espressione di competitività e questa misura andrà a migliorare i prodotti e i servizi permettendo di lavorare su settori strategici del nostro territorio che necessitano di modernizzazione”.
<E’ una bella misura – ha sottolineato il rettore Leone – che rappresenta un’interessante novità compresa la partecipazione di grandi imprese che potranno, grazie a questi finanziamenti, insediarsi in Calabria con l’obbligo del coinvolgimento di enti di ricerca come le università che delle imprese. L’auspicio è che così si possa animare il mercato e stimolare nuovi finanziamenti al sud>.