Il Consiglio comunale di Rende ha approvato la mozione presentata dalla consigliera Rossella Gallo (M5S – Sinistra per Rende) per il riconoscimento dello Stato di Palestina e la ferma condanna del genocidio in corso nella Striscia di Gaza. “È un atto importante – ha dichiarato Gallo – che dà voce alla coscienza civile della nostra comunità. In un tempo in cui le istituzioni troppo spesso tacciono di fronte all’orrore, Rende sceglie invece di schierarsi con chiarezza dalla parte della giustizia, dei diritti umani e della pace”.
La mozione approvata prevede il riconoscimento dello Stato di Palestina entro i confini del 1967, con Gerusalemme capitale condivisa. Condanna, inoltre, la condotta dell’esercito e del governo israeliano come genocida, chiedendo al Governo italiano di interrompere ogni fornitura di armi e di farsi promotore di un cessate il fuoco immediato e duraturo. Non solo: il Comune di Rende si impegna anche a promuovere iniziative di sensibilizzazione sul territorio e a trasmettere l’atto approvato a tutti i livelli istituzionali, affinché il messaggio non resti isolato, ma contribuisca ad alimentare un dibattito politico più ampio e consapevole.
La mozione approvata prevede il riconoscimento dello Stato di Palestina entro i confini del 1967, con Gerusalemme capitale condivisa. Condanna, inoltre, la condotta dell’esercito e del governo israeliano come genocida, chiedendo al Governo italiano di interrompere ogni fornitura di armi e di farsi promotore di un cessate il fuoco immediato e duraturo. Non solo: il Comune di Rende si impegna anche a promuovere iniziative di sensibilizzazione sul territorio e a trasmettere l’atto approvato a tutti i livelli istituzionali, affinché il messaggio non resti isolato, ma contribuisca ad alimentare un dibattito politico più ampio e consapevole.
“Gaza – ha aggiunto Gallo – è diventata un simbolo della sofferenza e dell’impunità: bambini, donne e civili innocenti continuano a morire sotto le bombe, privati del cibo, dell’acqua, delle cure mediche, della possibilità stessa di vivere”.
Non è mancata una critica netta al centrodestra, reo – secondo la capogruppo – di “una totale mancanza di visione”. “Ancora una volta – ha sottolineato – si portano avanti posizioni anacronistiche, non supportate dai fatti ma soltanto da logiche di appartenenza politica. In un momento in cui servirebbero lucidità e coraggio, si preferisce restare ancorati a schemi ideologici che negano l’evidenza delle violazioni dei diritti umani”.
Gallo ha infine ringraziato i colleghi che hanno sostenuto la mozione, sottolineando come questo non sia un semplice gesto simbolico, ma “un’affermazione concreta dei valori che ci definiscono: pace, dignità, autodeterminazione dei popoli, rifiuto della violenza e della guerra”.