Professore Ordinario di Cardiologia all’Umg di Catanzaro, docente di migliaia di studenti, presidente della Federazione Italiana di Cardiologia, un luminare. Il suo obiettivo è quello di spiegare non solo ai suoi allievi ma anche alla gente comune come curare e prevenire le malattie cardiovascolari; insomma la scommessa di Circo Indolfi è farci vivere il più a lungo possibile migliorando la nostra salute.

Professore Indolfi, quali sono i principali fattori di rischio cardiovascolare e come possono essere ridotti?

Professore Indolfi, quali sono i principali fattori di rischio cardiovascolare e come possono essere ridotti?

<L’infarto è causato nella maggioranza dei casi da un’ostruzione che impedisce al sangue di nutrire il cuore. La ragione più comune è un accumulo di depositi di grasso sulle pareti interne delle arterie del cuore. La causa di un infarto (o di un ictus) viene attribuita ad una combinazione di fattori di rischio che interagiscono tra loro moltiplicando la possibilità di avere un evento. I fattori di rischio si dividono in fattori di rischio non modificabili e di rischio modificabili. I fattori di rischio non modificabili sono: Familiarità/fattori genetici, il genere maschio/femmina, l’età. I fattori di rischio modificabili sono: Colesterolo, fumo, consumo eccessivo di alcol, scorretta alimentazione, obesità, inattività fisica, malattie infiammatorie, ipertensione, diabete, uso di contraccettivi orali, uso di droghe, fattori correlabili all’ambiente socio-familiare e depressione, la mancanza di sonno, fattori climatici e inquinamento atmosferico>.

Lei di recente ha pubblicato un libro (Batticuore) spiegando che si può vivere bene e più a lungo. Come è arrivato a trarre queste conclusioni?

<Le malattie ischemiche del cuore rappresentano la causa di morte numero uno, nell’uomo e nella donna. L’obiettivo ambizioso della medicina futura dovrà essere una vita quanto più libera possibile dalla malattia. Dopo aver curato tantissimi pazienti, ho realizzato che la terapia delle malattie, anche quando efficace, deve, paradossalmente, ritenersi una sconfitta. La prevenzione delle patologie rappresenta il vero grande successo della medicina. Molte morti cardiache possono e devono essere evitate, ma, per ottenere questo risultato, la popolazione deve avere la cognizione del proprio stato di salute, dei fattori di rischio, dello stile di vita appropriato, conoscenze di cui sono depositari sostanzialmente i medici. La prevenzione efficace necessita di un cambio di paradigma. Il cittadino sano e ancora più il paziente devono essere essi stessi consapevoli e responsabili del proprio stato di salute. E’ per questo che ho scritto Batticuore edito da Rubbettino, un testo che aiuta a vivere bene e più a lungo.

Quanto è importante l’esercizio fisico per la salute del cuore e quale tipo di attività consiglierebbe?

<L’attività fisica ha, a costo zero, un beneficio importante e in molti casi addirittura superiore, alle terapie farmacologiche oggi disponibili, nella prevenzione e nel trattamento di moltissime condizioni come le malattie cardiovascolari, il diabete, il cancro (del colon, della vescica, dell’endometrio, del rene, dello stomaco, del polmone e della mammella), l’obesità, la depressione, l’Alzheimer, il Morbo di Parkinson e l’artrite. L’esercizio fisico è utile per la prevenzione quindi di molte malattie. Una delle tipologie di esercizio fisico consigliate è fitwalking, cioè camminare con una velocità superiore all’intervallo naturale del cammino, tipicamente da 7 a 9 km/h.  Per distinguere il fitwalking rispetto al jogging e al running, almeno un piede deve mantenere il contatto con il terreno per tutto il tempo>.

Quali sono i segni e i sintomi precoci di problemi cardiaci che bisognerebbe monitorare attentamente?

<I sintomi che devono essere attenzionati soprattutto con l’avanzare degli anni sono il dolore toracico soprattutto di tipo costrittivo, specialmente se accompagnato a difficoltà nella respirazione e/o a sudorazione. Inoltre, una difficoltà nella respirazione che compare sotto sforzo, come ad esempio salendo le scale portando un peso, soprattutto se di nuova insorgenza deve fare sospettare una cardiopatia e necessità sicuramente un controllo cardiologico. Infine, le palpitazioni devono far sospettare la presenza di aritmie e devono essere indagate, soprattutto ma non esclusivamente con un ECG holter>.

Con quale frequenza bisognerebbe sottoporsi a controlli medici per verificare la salute del cuore?

<Dipende dall’età, dai sintomi e dalla presenza o meno di una cardiopatia già accertata. In linea di massima tutti i cittadini dovrebbero conoscere la propria pressione arteriosa e i livelli di lipidi nel sangue. Sicuramente dopo 65 anni tutti dovrebbero effettuare un elettrocardiogramma e fare una visita cardiologica per stabilire la salute del proprio cuore>.

C’è una quantità di stress particolare che può influire negativamente sulla salute cardiaca?

Lo stress insieme alla familiarità, obesità, stile di vita sedentario, al fumo, eccessive quantità di alcol o di sale nella dieta, possono avere un ruolo importante soprattutto nell’ ipertensione arteriosa ed in alcune forme di cardiopatia. Uno stress indotto ad esempio da un lutto familiare può essere la causa di una malattia chiamata sindrome di Takotsubo, o sindrome del cuore infranto, che si verifica nelle donne dopo la menopausa. Il benessere mentale è essenziale per mantenere una vita sana. Spesso la tempesta perfetta è costituita dalla presenza di uno stress acuto, su uno sfondo di stress cronico, come la depressione, e un substrato patologico rappresentato dall’aterosclerosi coronarica, sul quale si instaura una sindrome coronarica acuta>.

Esistono stili di vita quotidiana che potrebbero danneggiare il cuore e dovrebbero essere evitati?

<La durata della vita dipende dai geni (trasmessi dai genitori) e dall’ambiente. Per ambiente si intende non solo l’ambiente che ci circonda ma anche l’inquinamento, lo stile di vita e la dieta. L’ambiente è in grado di modificare anche la genetica ed l’unico mezzo che abbiamo per incidere sulla nostra vita. È necessario ritornare ad un’alimentazione sana, consumando più porzioni di verdura fresca di stagione, senza esagerare con olio e sale. Il miglior spuntino per il nostro organismo rimane una mela o un’arancia. Bisogna insegnare anche ai bambini, che sono abituati a merendine e dolci, ad abituarsi alla frutta e alla verdura, che rappresenta la miglior difesa contro le malattie degenerative, il diabete, i tumori e le malattie cardiovascolari. Grazie al loro alto contenuto di proteine e di altri micronutrienti come ferro, zinco, vitamine B e fibre, i legumi (fagioli, ceci, lenticchie, piselli, fave, etc.) sono componenti essenziali di una dieta sana per prevenire obesità, malattie cardiovascolari e cancro.  Il pesce è un’importante fonte di proteine di elevata qualità, di vitamine, minerali, e grassi polinsaturi a lunga catena e dovrebbe essere inserito almeno due volte a settimana. Se si è astemi, bisogna continuare a non assumere bevande alcoliche. Gli individui al di sotto dei 18 anni non devono assumere alcol. Mentre gli adulti, se sani, possono utilizzare solo un uso moderato di alcool, come ad esempio, un bicchiere di vino a pranzo o a cena. Bisogna evitare di fumare, di effettuare una vita sedentaria e di dormine meno di 7 ore a notte.

Quali sono le regole per la gestione del colesterolo e della pressione sanguigna per prevenire problemi cardiaci?

<Oggi fortunatamente abbiamo 5 farmaci diversi che possono essere utilizzati per trattare l’ipercolesterolemia e molti di più per l’ipertensione. Sicuramente il cardiologo di fiducia è oggi in grado di trattare entrambe le malattie con successo e con farmaci ben tollerati>.

Farmaci, integratori o sostanze naturali per aiutare a mantenere la salute cardiaca?

<Una dieta bilanciata e un corretto stile di vita sono indispensabili per mantenere sano il cuore. La terapia deve essere limitata ai pazienti che hanno una patologia già diagnosticata. Le innovazioni nel campo delle patologie cardiovascolari hanno consentito oggi di allungare la vita media di cinque anni>.

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