Farmacia territoriale, il sistema di consegna dei farmaci salvavita fa acqua. Slittano pure le terapie

Farmacia territoriale, il sistema di consegna dei farmaci salvavita fa acqua. Slittano pure le terapie

Neanche la discussione nell'aula di Palazzo Campanella tra Mammoliti e Occhiuto riesce a scuotere i vertici dell'Asp di Vibo Valentia

Non cambia nulla. In via Protettì, palazzo Rosano, la Farmacia territoriale che dispensa medicinali soggetti a prescrizione specialistica per malattie di rilevante importanza, tutto procede come nulla fosse. 

Nonostante le proteste dei cittadini, l’intervento degli agenti della polizia di Stato, il battage mediatico che dura da giorni e nonostante della questione se ne sia discusso in Consiglio regionale su iniziativa del consigliere Raffaele Mammoliti e alla presenza del commissario ad acta per la sanità Roberto Occhiuto, la gente continua a fare la fila per ore in un ambiente degradato, in tanti tornano a casa senza farmaci e la malcapitata farmacista di turno continua a fare i conti con l’insofferenza quotidiana di oltre cento persone in quattro ore. Molti pazienti sono addirittura costretti a fare slittare le terapie.

Nonostante le proteste dei cittadini, l’intervento degli agenti della polizia di Stato, il battage mediatico che dura da giorni e nonostante della questione se ne sia discusso in Consiglio regionale su iniziativa del consigliere Raffaele Mammoliti e alla presenza del commissario ad acta per la sanità Roberto Occhiuto, la gente continua a fare la fila per ore in un ambiente degradato, in tanti tornano a casa senza farmaci e la malcapitata farmacista di turno continua a fare i conti con l’insofferenza quotidiana di oltre cento persone in quattro ore. Molti pazienti sono addirittura costretti a fare slittare le terapie.

La cosa che sconcerta ancora di più è il rigoroso silenzio mantenuto dai vertici dell’Asp, del mondo politico in generale e, naturalmente di tutte quelle associazioni e di ciarlatani sempre pronti a mobilitarsi per rivendicare convenzioni invece di rimboccarsi le maniche e offrirsi a dare una mano. Ai piani alti di via Dante Alighieri, dove a supporto della terna commissariale, su nomina del prefetto Giovanni Paolo Grieco, è in arrivo il dott. Sergio Raimondo, non si muove foglia. Nessun intervento, nessuna presa di posizione.

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