Il mare resta sporco, fiumi di parole e di promesse nelle onde della melma

A nulla sono serviti fino ad oggi gli studi, i vertici interforze e i monitoraggi del litorale. Tra Pizzo e Lamezia le acque più sporche della Calabria

Parole, fiumi di parole, convegni (anche affollati), promesse solenni. Per anni abbiamo assistito al rituale di sempre. Ci avevano fatto immaginare un mare cristallino e profumato di azzurro. E, invece, anche quest’anno la stagione balneare si avvicina con le criticità di sempre: schiuma galleggiante e mare sporco. A nulla sembrano essere serviti i vertici interforze, le inchieste, gli studi, i monitoraggi. Il mare, per adesso, rimane una scommessa persa.

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