Sul Sistema Bibliotecario Vibonese è calato il sipario, anzi il silenzio. Disinteresse della politica, della Regione e persino degli uomini di cultura, ovviamente della pseudo cultura quella che pensa a gestire ma non ad arricchire.
La fine del Sistema Bibliotecario in un territorio difficile, povero, in una città come Vibo Valentia dove le organizzazioni ‘ndranghetistiche si riorganizzano, dove i poteri forti sono sempre più forti, dove le massonerie potenti agiscono sciacciando tutto e tutti, non è solo un portone che si chiude. Ma viene meno uno degli strumenti più efficaci, più potenti per combattere la povertà, per difendere la legalità, per rafforzare l’educazione e, soprattutto, la conoscenza, quella che rende i nostri giovani più liberi.
La fine del Sistema Bibliotecario in un territorio difficile, povero, in una città come Vibo Valentia dove le organizzazioni ‘ndranghetistiche si riorganizzano, dove i poteri forti sono sempre più forti, dove le massonerie potenti agiscono sciacciando tutto e tutti, non è solo un portone che si chiude. Ma viene meno uno degli strumenti più efficaci, più potenti per combattere la povertà, per difendere la legalità, per rafforzare l’educazione e, soprattutto, la conoscenza, quella che rende i nostri giovani più liberi.