Parte con buone premesse la stagione dei saldi estivi in Calabria. Secondo le stime elaborate dal Centro studi di Confcommercio Calabria, la propensione all’acquisto nella regione si attesta intorno al 75%, in linea con la media nazionale e in crescita rispetto allo scorso anno. Il valore economico complessivo atteso si colloca tra i 127 e i 142 milioni di euro.
Un’indagine ha coinvolto un campione significativo di piccole imprese, con un organico compreso tra 0 e 10 dipendenti e un numero di punti vendita tra 1 e 5. Tra le aziende partecipanti, il 57,1% appartiene al settore dell’abbigliamento, il 42,9% agli accessori e il 28,6% alle calzature, con alcune imprese che operano in più settori contemporaneamente. Il 72,4% delle imprese prevede un incremento delle vendite rispetto all’anno precedente, mentre il restante 26,6% teme una diminuzione.
Nessuna impresa si aspetta una situazione invariata.
Saldi, cosa influenzerà le vendite
L’analisi, è scritto in una nota, ha individuato diversi fattori che influenzeranno le vendite quest’anno: stuazione economica generale 57,1%, miglioramento del marketing 28,6%, cambiamenti nelle preferenze dei clienti 14,3%, eventi straordinari 14,3%, incremento delle vendite online 14,3%. Riguardo agli sconti, il 57,3% delle imprese applicherà inizialmente una riduzione tra il 10% e il 30%, mentre il 42,7% offrirà sconti tra il 40% e il 60%.
I calabresi, prosegue la nota, si dimostrano sempre più attenti alla qualità e alla convenienza, con una spesa media stimata tra i 120 e i 200 euro. Su una popolazione attiva stimata in circa 1 milione di persone tra i 18 e i 70 anni, si calcola che saranno oltre 750.000 i consumatori realmente coinvolti nei saldi estivi. Il valore economico complessivo atteso si colloca tra i 127 e i 142 milioni di euro, con un impatto particolarmente significativo nelle province di Cosenza (circa il 36%), Reggio Calabria (circa il 33%), seguite da Catanzaro (circa il 19%), Vibo Valentia (circa il 10%) e Crotone (circa il 8%).
“Questi numeri – afferma Maria Santagada, direttore di Confcommercio Calabria – confermano un clima di fiducia e una ripresa del potere d’acquisto, seppur con scelte sempre più ponderate. I saldi estivi 2025 segnano un ritorno deciso nei negozi fisici, in particolare nel commercio di prossimità che continua a rappresentare un punto di riferimento insostituibile per i cittadini. Il dato che ci fa riflettere maggiormente è la crescente attenzione verso i prodotti di marca e di qualità, segno di un consumatore più maturo, consapevole e attento al valore, non solo al prezzo”.
Settori trainanti
Le categorie più richieste restano l’abbigliamento (84%) e le calzature (76,8%), con una crescita importante per gli accessori e gli articoli sportivi (+8,3%). I negozi fisici restano il canale preferito per gli acquisti (65% in Calabria contro il 58,2% a livello nazionale), mentre si riduce il ricorso all’acquisto impulsivo: il 57% dei calabresi dichiara infatti di attendere i saldi per effettuare acquisti pianificati. (ansa)