Salute e sicurezza, l’Ordine dei medici di Vibo incontra prefetto e questore

In primo piano i pericoli che i sanitari corrono giorno per giorno nell'esercizio delle loro funzioni

Continuando sul percorso culturale ed etico che il presidente dell’Ordine dei medici e odontoiatri di Vibo Valentia intende proporre come caratterizzazione dell’attività, nel quadriennio 2025-2028 l’ufficio di presidenza composto dai dottori Vincenzo Natale (presidente) Raffaele Bava (vicepresidente), Francesco Arena (segretario) e Stefania Barone (tesoriere) ha incontrato questa mattina in due fasi successive il questore Rodolfo Ruperti e il prefetto di Vibo Valentia, Anna Aurora Colosimo.

Fermiamo la violenza

Fermiamo la violenza

In un clima di ascolto e ampia condivisione sono stati trattati temi strategici riguardanti la salute e la sicurezza; in particolare il presidente Enzo Natale trattando il tema della violenza agli operatori sanitari ha inteso rendere l’Ordine professionale interprete delle reali necessità dei propri iscritti, intervenendo a tutela dei propri iscritti e dell’istituzione ordinistica in un momento storico della Sanità vibonese assurta negativamente senza alcuna preliminare, doverosa, circostanziata, valutazione interpretativa di fatti ed eventi, alle cronache dei mass-media di tutta Italia come degradata e pericolosa per la salute dei cittadini.

Condizioni difficili

“Occorre coniugare la tutela della professionalità dei medici con l’imperativo etico di curare bene nell’interesse primario della collettività” ha affermato il presidente, I nostri medici e infermieri – ha detto spiegato il dottor Enzo Natale – lavorano in condizioni estremamente difficili, spesso mettendo a rischio la propria incolumità per fornire assistenza ai pazienti. È essenziale che vengano adottate misure concrete per garantire la loro sicurezza”.

Polizia in ospedale

Il questore Rodolfo Ruperti ha affermato che la sicurezza di tutti i professionisti è una linea rossa che non può essere oltrepassata e per tale motivo è stato potenziato il posto fisso di Polizia presso l’Ospedale di Vibo Valentia e dato la disponibilità per un pronto intervento in caso di necessità attrraverso la chiamata al numero diretto della centrale operativa oltre a quella del 112. Per quanto riguarda le postazioni dell’ex Guardia Medica e degli altri presidi (già dotati di un sistema di videosorvegliana) si è dichiarato disponibile a potenziare l’intervento con i propri uomini proponendo ache una collaborazione con i carabinieri che hanno una distribuzione più capillare sul territorio.

L’attenzione del Prefetto

Dal canto suo il prefetto Anna Aurora Colosimo ha accolto le preoccupazioni esposte e ha assicurato che saranno prese in considerazione tutte le possibili soluzioni per migliorare la sicurezza negli ospedali e negli ambulatori. “È nostro dovere proteggere chi si prende cura della salute dei cittadini ”Avvieremo un tavolo di confronto con le forze dell’ordine e le autorità competenti per valutare le misure più efficaci da attuare,” ha affermato il prefetto.

Primo soccorso

Nel corso dei due incontri il prefetto Anna Aurora Colosimo ed il questore Rodolfo Ruperti hanno integralmente approvato la proposta dell’ufficio di presidenza dell’Ordine di tenere dei corsi di primo soccorso con l’aiuto del defibrillatore. E’ stato evidenziato, nell’ambito della cultura della vita, l’importanza del ruolo delle forze dell’Ordine nel primo soccorso a cittadini vittime di patologia acuta quale l’arresto cardiaco che necessita di un intervento precoce anche con il defibrillatore; anche perché questi apparecchi salvavita sono stati donati qualche anno addietro dalla Fondazione Veronesi sia alla Prefettura che alla Questura.

Tecniche salvavita

La proposta è di estendere la progettualità di tenere corsi sulle tecniche salvavita a tutte le forze di polizia sul territorio a completamento della legge che ha introdotto l’insegnamento del primo soccorso nelle Scuole di primo e secondo grado su iniziativa referendaria proposta da Enzo Natale e Mario Balzanelli (presidente del SIS 118) che ha permesso la raccolta di 95000 firme di cittadini italiani. L’incontro è terminato con l’impegno reciproco a mantenere un dialogo costante e a monitorare l’efficacia delle misure adottate anche attraverso l’istituzione di un tavolo tecnico presso l’Ordine dei Medici; perché la sicurezza degli operatori sanitari deve essere una priorità assoluta.

“Vogliamo fare sentire l’irrinunciabile presenza, significativa di testimonianza e vicinanza ai Colleghi medici. Solo attraverso una stretta collaborazione possiamo sperare di garantire un ambiente di lavoro più sicuro e sereno,” ha detto il presidente dell’Ordine dei Medici, Enzo Natale.

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