La sanità calabrese torna al centro del dibattito politico. La segreteria provinciale di Sinistra Italiana di Vibo Valentia ha espresso apprezzamento per la convocazione del tavolo tecnico permanente previsto per oggi nella sede dell’Asp. Un incontro cruciale, che vedrà coinvolti il comitato esecutivo della conferenza dei sindaci, i consiglieri regionali del territorio e la terna commissariale dell’Azienda sanitaria provinciale. Al centro del confronto, le profonde criticità del sistema sanitario locale, a partire dalla cronica carenza di personale e dalle inevitabili ripercussioni sui servizi e sull’assistenza ai cittadini. Nel pomeriggio, la delegazione si sposterà a Catanzaro, alla Cittadella regionale, per incontrare il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, che ricopre anche l’incarico di commissario alla sanità.
Le parole di Calderoli
Le parole di Calderoli
Sinistra Italiana ha infatti alzato il tono in merito alle recenti dichiarazioni del ministro Roberto Calderoli, secondo cui sarebbero già in corso le procedure per siglare intese con le Regioni Lombardia, Veneto, Liguria e Piemonte, in materia di autonomia differenziata. Accordi che riguarderebbero materie non essenziali (non LEP – Livelli Essenziali delle Prestazioni) e che consentirebbero a queste Regioni una gestione autonoma, anche nel settore sanitario.
Un piano che, secondo Sinistra Italiana, rischia di aggravare ulteriormente le disuguaglianze tra Nord e Sud del Paese. “È un provvedimento gravissimo – si legge in una nota – che metterebbe in discussione l’equità nell’erogazione dei servizi sanitari, le risorse finanziarie disponibili per la Calabria e persino l’occupazione”. In particolare, viene denunciato il rischio dell’introduzione delle cosiddette “gabbie salariali”, ovvero retribuzioni differenziate in base alla regione di appartenenza, con effetti devastanti per i lavoratori del settore sanitario meridionale.
Alla luce di questa situazione, Sinistra Italiana invita tutti i consiglieri regionali calabresi a richiedere formalmente al presidente Occhiuto la convocazione urgente di un consiglio regionale straordinario, aperto al confronto con tutte le forze politiche e sociali. L’obiettivo: costruire un fronte comune contro quella che viene definita una “deriva pericolosa” che rischia di frantumare l’unità del Paese attraverso un’autonomia che, secondo il partito, penalizzerebbe gravemente le Regioni già in difficoltà.