Sanità nel Vibonese, Lo Schiavo e Mammoliti: gestione fallimentare, clima da fine impero

I consiglieri regionali intervengono sul bando dell’Asp di Vibo per l’assunzione di infermieri

“Eureka! Dopo quasi un anno dal suo insediamento la Terna commissariale alla guida dell’Asp di Vibo Valentia si accorge che nel sistema sanitario vibonese si registra una discrasia abnorme tra quanto previsto dai Dca e la situazione reale in termini di posti letto, di personale, di reparti che sulla carta dovrebbero esistere ma sono di fatto chiusi! Poi si scopre, a luglio inoltrato, che la fase estiva potrebbe aggravare la già difficile situazione e si prova a correre ai ripari con provvedimenti assolutamente inappropriati di carattere restrittivo che non favoriscono la disponibilità di un effettivo reclutamento”. È quanto affermano in una nota i consiglieri regionali Antonio Lo Schiavo (Gruppo misto – Liberamente progressisti) e Raffaele Mammoliti (Pd) in riferimento al bando per l’assunzione di infermieri a tempo determinato indetto dall’Asp vibonese.

Fuori dalla realtà

“La possibilità di assunzione per tre mesi con luglio e agosto di mezzo – spiegano i due consiglieri regionali -, non solo non è appetibile ma addirittura viene resa impossibile da inaccettabili discrezionalità in merito all’ipotesi di risoluzione anticipata del contratto. Ma di cosa parliamo e soprattutto chi li suggerisce questi provvedimenti assolutamente fuori dalla situazione reale, avulsi dal contesto? E ancora, si parla di esuberi, ma il Dca n.12 di gennaio 2025 non aveva superato questo problema? Abbiamo l’impressione che si stia traccheggiando in una situazione che rischia di diventare incandescente con gravissime ripercussioni sull’esigibilità del diritto alla sicurezza e salute di operatori e cittadini. Bisogna invertire la rotta e aprire un confronto stringente con il commissario regionale alla sanità per superare un dato storicizzato che non è quello che dovrebbe essere”.

Il Piano

Nel frattempo, però, secondo Lo Schiavo e Mammoliti, “bisognerebbe sapere anche che fine ha fatto il Piano di sviluppo dei servizi e delle attività annunciato mesi fa dal Direttore generale di Azienda zero Miserendino, che contemporaneamente è anche componente della Terna commissariale, che si prefiggeva di rimettere in asse la sanità vibonese. Non c’è tempo da perdere e soprattutto abbiamo bisogno di provvedimenti strutturali e non di pannicelli caldi e di misure effimere. Proporremo un’auto convocazione dei consiglieri regionali del territorio unitamente ai componenti della Conferenza dei sindaci alla Cittadella se non verranno assunti con sollecitudine provvedimenti adeguati. Intanto – concludono Lo Schiavo e Mammoliti – i commissari farebbero bene a modificare alcuni provvedimenti per rendere più appetibili le previste assunzioni”.

© Riproduzione riservata

Ti Potrebbe Interessare

La condotta principale sarebbe stata tranciata da una ditta impegnata a effettuare lavori nella zona. Non è la prima volta che succede. Il sindaco ha adottato un’ordinanza
Doveva rispondere di corruzione in atti giudiziari e concorso esterno in associazione mafiosa
Calabria seconda regione italiana per minacce agli amministratori

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Vibo Valentia n.1 del Registro Stampa del 7/02/2019. Direttore Responsabile: Nicola Lopreiato
Noi di Calabria S.r.L. | P.Iva 03674010792